Oggetto: Richiesta annullamento delibera commissariale n. 179 del 06/02/2019.
Egregio Sig. Commissario,
ho avuto modo di vedere, in quanto pubblicata, la delibera n.179 del 06 febbraio 2019, avente ad oggetto: REGOLAMENTO ELETTORALE – RETTIFICA N. 1.”, a mezzo della quale ha proposto la modifica del regolamento elettorale, praticamente a pochi giorni della consultazione da Lei stesso avviata.
In qualità di consorziato mi permetto di dissentire dal deliberato da Lei proposto, tanto nella sostanza quanto nella forma.
Nella sostanza perchè penalizza in modo frustrante il ruolo dell’elettorato attivo e passivo consortile, che invece come Lei certamente converrà assume un ruolo assolutamente centrale nelle dinamiche economiche, decisionali a giuridiche di governo del territorio consortile.
La modifica da Lei proposta consiste nell’abolire l’obbligo consortile di inviare una lettera di convocazione a tutti i consorziati indicando la data, il seggio e la sezione di contribuenza di appartenenza. Si tratta in sostanza di annullare una delle poche attenzioni che il consorzio riconosce ai consorziati, in un procedimento elettorale sinceramente esacerbato dagli automatismi, dalla velocità di esecuzione, dalla incertezze delle notifiche. Converrà, spero, che poche e semplici pubblicazioni sul sito consortile e su quello dei comuni (quando i comuni hanno collaborato e nelle modalità e nelle date dagli stessi comuni ritenuti opportuni) non possono costituire corretta informazione in un territorio vastissimo, come quello consortile che include oltre 30 comuni.
N’è può essere ritenuta accettabile che la scelta di contrarre all’inverosimile, rendendolo praticamente nullo, il processo informativo dei consorziati deve imporsi perchè produrrebbe una economia di spesa: praticamente oltre alla cartella esattoriale i consorziati non sono destinatari di alcuna altra missiva. Non può essere ancora condivisibile il concetto che la pubblicità legale sul procedimento elettorale è parimenti rispettata anche senza l’invio della personale convocazione alle urne, ciò è semplicemente una falsa affermazione.
Sul piano strettamente formale converrà che assumere decisioni sul procedimento elettorale, addirittura a procedimento avviato, senza l’obbligatorio parere della Consulta è un vero azzardo, che non può certo essere sanato attraverso un “assenso” della Struttura di controllo. I regolamenti consortili, per essere vigenti e correttamente applicati debbono passare almeno dal vaglio della Giunta regionale, se non dal Consiglio regionale, particolarmente in presenza della contrazione dei diritti dei consorziati.
Tempi e modi infelici per l’assunzione di decisioni rilevanti nel procedimento elettorale.
Una continua contrazione dei diritti, delle garanzie e dei procedimenti istituzionali a salvaguardia dei consorziati non porta al miglioramento delle complessive condizioni dei consorzi, né ad una migliore affermazione del diritto dovere di ogni consorziato alla partecipazione della vita consortile, anzi.
Per quanto sopra Le chiedo di rivedere la decisione di contrarre il sistema di pubblicità legale elettorale che consiste nella personale convocazione alle urne di ogni consorziato e dunque di annullare la deliberazione n. 179 del 06 febbraio corrente anno, lasciando che il vigente regolamento espliciti i suoi effetti, con l’obiettivo di consentire la più larga partecipazione possibile alla consultazione elettorale consortile, già estremamente contratta.
Dott. Davide Gravina, già Presidente e Commissario Straordinario del Consorzio, Consorziato.