“Questa volta non c’è nulla da dibattere o da commentare. Finalmente i lavoratori precari (ex LSU e LPU) di Fuscaldo, possono ambire a quella dignità del lavoro che solo un contratto a tempo indeterminato può garantire, in quanto si è provveduto alla loro stabilizzazione” Con queste parole, inizia il comunicato stampa del movimento politico “Cambiamo Insieme”. Ma la nota, assume ben presto toni diversi ed è volta a contestare, ancora un volta, le scelte del sindaco e dei suoi uomini, a pochi giorni ( tra l’altro ) dal voto del 26 Gennaio.
“La vera notizia- Prosegue la forza politica sgrava da presenza consiliare- è la reazione presuntuosa di un’amministrazione comunale che ha perso anche quell’aplomb istituzionale di facciata che finora l’aveva contraddistinta da un’altrettanta pessima minoranza (o almeno parte rilevante di essa).
Ci riferiamo al post trionfalistico e da Marcia di Radetzky pubblicato su Facebook con cui il Sindaco ha diffuso la suddetta notizia. Riteniamo questi toni cannibalistici e tesi barbaramente a far intuire alla cittadinanza, neanche troppo velatamente, presunti meriti, atavici sudori, bibliche fatiche. Quali? Non lo sappiamo. Ed ancora “Che quella della stabilizzazione dei precari, LSU compresi, fosse una necessità prevista da una legge statale che recepiva gli imprimatur della nota sentenza della Corte di Giustizia di Strasburgo, la quale stigmatizza l’abuso di ogni forma di precariato del lavoro. L’Italia, per evitare le sanzioni previste, si è uniformata e gradualmente sta intervenendo su tutti i compartimenti.
Alla luce di questo percorso argomentativo ci riesce ancora più difficile trovare i meriti del nostro intrepido Sindaco. Eppure dal post, lo giuriamo, ci arrivano schizzi mediatici di Dom Pérignon, di quello buono! Ragazzi, i tipi hanno il palato fine!!! E naturalmente il goliardico post si conclude con la solita frase: “fatti non parole”.
Il movimento di opposizione pungola senza mezzi termini la scelta comunicativa della maggioranza, riportando in mente alcuni obiettivi annunciati ma mai portati a termine ( Finora ) dal sindaco
“fatti e non parole” è diventata una vera e propria sciagura, roba da congiura che non è possibile confessare, né scrivere, per carità! E’ la stessa hashtag per la caserma dei Vigili del Fuoco, per l’erosione costiera e per molti altri temi abortiti ancor prima di nascere, cresciuti mali e morti peggio.
Voi, in realtà, parole ne fate tante e pure a sproposito. E anche quando concretizzate quei pochi fatti- concludono gli oppositori-ci fate rimpiangere i tempi in cui facevate solo parole”.