Prime crepe. Prime “diatribe” interne, al momento ancora non evidenti all’esterno, ma che potrebbero degenerare compromettendo forse, gli ultimi 12 mesi della gestione del sindaco Gianfranco Ramundo. La notizia circolava negli ambienti fuscaldesi da giorni. Si parlava di malumori, di egocentrismo eccessivo. Adesso, sarebbe addirittura arrivata una spaccatura, riportata dalla Gazzetta del Sud, edizione cartacea. La maggioranza, non troverebbe al momento la sintesi in vista delle nuove elezioni comunali, e si starebbe frantumando in due tronconi. Da una parte il gruppo ritenuto a Fuscaldo “più forte” che sull’asse Paolo Cavaliere-Paolo Fuscaldo, avrebbe ormai incassato la maggior parte dei portatori di voti della giunta e anche dell’ex consigliere Marcone.
Dall’altra, il sindaco, Gianfranco Ramundo, incandidabile per il ruolo di primo cittadino.
I Ramundiani, vorrebbero Giannino Ramundo come futuro sindaco, a discapito delle ambizioni di Cavaliere e Fuscaldo.
Ma, la spaccatura, non sarebbe iniziata solo per via della scelta del candidato sindaco, bensì per alcuni presunti atteggiamenti avuti da parte del gruppo del sindaco. Si parlerebbe di riunioni alle quali non sarebbero stati invitati esponenti ed amici dei due Paolo.
Dunque, il governo fuscaldese sta vivendo un momento delicato. Proprio ora che ha incassato alcuni buoni risultati amministrativi negli ultimi mesi, e gestito, con buona meticolosità l’emergenza Covid-19. Adesso però, le elezioni comunali sono un appuntamento cruciale. Molte le ipotesi. Ramundo, il sindaco, qualora decidesse di andare da solo, insieme ai fedelissimi, si candiderebbe come consigliere comunale? Riuscirà ad entrare in consiglio comunale? Quale strategia sarebbe usata per “Preservare” il posto conquistato alla provincia di Cosenza che dona lustro alla politica fuscaldese? Cavaliere e Fuscaldo, riuscirebbero, senza Gianfranco Ramundo ad aprire a nuove alleanze per vincere le elezioni? Staremo a vedere. Per il momento sono solo indiscrezioni, ipotesi e domande. In fondo, sempre dagli ambienti vicini alla giunta, non ci sarbbe nessuna voglia di rompere a prescindere, ma solo la necessità di stabilire la rotta da seguire in futuro. Intanto, le opposizioni, si stanno muovendo e provano a colmare il gap. Staremo a vedere. Tutto è in ballo.
