Le polemiche, i veleni, la magistratura.
Tutto questo in pochi giorni a Fuscaldo
A prendere la parola, sulla propria bacheca social è Francesco Leta, attuale consigliere di minoranza nel comune tirrenico
“È disarmante il clima sociale che aleggia sul nostro paese.
Ribadiscono la necessità del silenzio e della riflessione.
Quando un vertice cade,e non sappiamo ancora i termini,è la base che deve raccogliersi ed unirsi con spirito critico ma di collaborazione.
Nessuna interferenza con procedure istituzionalizzate,né divulgazione selvaggia di pareri personali spesso frutto di non conoscenza ….e qua mi fermo.
Lo sciacallaggio fine a se stesso non porta frutti ma odio e rancore.
Le conoscenze giuridiche da bar portano confusione e disorientamento nella collettività.
Le posizioni di comodo denotano scarso senso civico.
È tempo di valutare il comportamento di ognuno di noi e dire,con profonda onestà, quello che vogliamo non per interesse personale ma per l’ interesse del popolo.
Sembrero’ anacronistico come linguaggio,ma ogni mia azione,ogni mio comportamento pubblico è frutto di riflessione che mira alla correttezza e chiarezza disinteressata sulla via,da sempre mio faro,del raggiungimento del bene comune.
Non raccolgo l’ invito a sguainare le spade ma propongo un’azione di riconciliazione collettiva,presupposto necessario per prospettare un nuovo cammino,frutto di condivisione e partecipazione attiva”
Intanto, tornando alla cronaca, il sindaco Gianfranco Ramundo, attualmente raggiunto da misusa cautelare, avrebbe inscenato da giorni il piú classico degli scioperi della fame, rifiutando di mangiare, dichiarando la propria innocenza.