Preti, omelie, assoluzioni e politica.
A Fuscaldo è bagarre sulla presunta messa politicizzata di Don Mauro.
Prima l’accusa della minoranza, poi la smentita di sindaco e parrocchiani.
Nel mentre gli attacchi e le frecciate, dai portali Web vicini al sindaco Gianfranco Ramundo, che esortavano la minoranza consiliare a chiarire la propria posizione dopo la smentita degli uomini di chiesa.
Fuscaldo Europea, movimento politico dell’ex sindaco Davide Gravina, sembra non esserci cascata, mantenendo una posizione “Garantista”
Qui di seguito riportiamo il comunicato stampa dei gruppi consiliari “Il futuro che vogliamo” e “Fuscaldo e’ noi”
Siamo soddisfatti della grande considerazione che è stata data ai fatti, da noi raccontati, sulla messa di Natale a Cariglio. Ciò che abbiamo riportato è il risultato di un clima di disagio e di confusione. Non è degno di nota che il primo cittadino rivolga gli auguri ai cittadini di Cariglio, non è irriverente che lo si faccia al termine della messa di Natale e nella casa di Dio; diventa offensivo se oltre al messaggio augurale si abusa per fare politica ed ancor di più per esaltare le proprie virtù.
Non manca qualcuno che, pur di speculare ed apparire o meglio riapparire, diffonde informazioni errate o interpreta i fatti in maniera fantasiosa attribuendo all’opposizione consiliare, la sola riconosciuta “Il futuro che vogliamo” e “Fuscaldo è noi”, responsabilità che non gli competono e inutili accuse. La responsabilità è sempre di un altro…. ovviamente!. Non può essere ribaltato sull’opposizione consiliare se il Primo cittadino ha esagerato al termine della messa di Natale parlando di sue vicende personali.
Ite missa est. Chi vuole si ferma chi non vuole se ne va.
Nessuna negligenza può essere mossa al sacerdote se, nella sua omelia, ha pronunciato la parola ingiustizia ed ha parlato di assoluzione delle anime.
Nessuna imperizia va mossa al sacerdote se il Sindaco Ramundo ha inteso inserire, oltre agli auguri ai cittadini presenti alla celebrazione eucaristica, l’argomento ingiustizia che avrebbe lui recentemente subito. Ci sembra che, da qualche mese, la priorità assoluta del nostro primo cittadino sia quella di convincere l’opinione pubblica che lui è innocente e che tutti i rilievi mossi dalla Procura di Paola siano non a lui attribuibili. Se i presenti alla celebrazione Natalizia hanno associato l’omelia del parroco al discorso, si al discorso, e non agli Auguri, del Sindaco ci sarà anche un motivo. Entrambi hanno pronunciato la parola “ingiustizia”, chiaramente in contesti differenti. Se tutto questo accade è certamente riconducibile al clima di incertezza, di confusione e di stallo in cui è caduta la nostra comunità.
Infatti è lo stesso Sindaco, Gianfranco Ramundo, in una nota ad ammettere, su un articolo apparso sulla stampa, di essere stato invitato a parlare sull’altare e nel suo “discorso” non ha esitato a porgere ai fedeli presenti gli auguri di Natale e a riprendere il suo monologo sulla sua innocenza, sulla sua trasparenza e sulla sua onestà. I contenuti posso essere interpretati in vario modo, ma il fatto, non v’è dubbio, è accaduto.
Nessuno ha voluto processare il fatto accaduto. Nessuno ha voluto attribuire colpe. Nessuno ha voluto giudicare i comportamenti. Abbiamo raccontato i fatti che sono accaduti e che ci hanno segnalato. Il resto lo hanno fatto gli altri. Il vero problema, quindi, non sono i social network o quanto accaduto la notte di Natale, ma l’uso improprio che il Sindaco ne fa parlando, sempre, della legenda a cui lui si è molto affezionato. Quella del “Mago Merlino”. Abbiamo tutti compreso che si dichiara INNOCENTE quindi, sarebbe, forse, il momento di finirla e di aspettare che la giustizia faccia il suo corso. Un consiglio, come sempre, vorremmo indirizzare al Sindaco: Caro Sindaco non devi difenderti dai fuscaldesi, i quali hanno abbastanza chiaro quello che è accaduto, e forse ti hanno già “perdonato”, ma è opportuno concentrare i tuoi sforzi a difenderti nei luoghi appropriati.
Se vuoi continuare a fare il Primo cittadino, occupati di quello che istituzionalmente devi occuparti, ed evita di continuare a creare ulteriore confusione nell’opinione pubblica. Non vuoi dimmetterti? Bene, ne prendiamo atto, ma fai il SINDACO.
Non è necessario continuare a raccontare ai cittadini quali e chi sono i cattivi e quali e chi sono i buoni.
Concludiamo con una anticipazione: proveremo a mettere in pratica i vostri suggerimenti. In modo particolare quelli che ci hanno più colpito: “…seppellitevi…” e “…dimettetevi…”. Rifletteremo e pure tanto perché l’invito proviene da “Leoni della Prima Repubblica” e da un “Eccellente Politico” che ha scolpito una impronta indelebile nel nostro paese.
Riportiamo inoltre la posizione politica di Fuscaldo Europea sulla vicenda
Il movimento politico Fuscaldo Europea ha atteso circa una settimana per ottenere le precisazioni da parte dei quattro consiglieri di minoranza sulla vicenda delle “dichiarazioni del parroco di Cariglio” durante la santa messa di Natale.
Ricordiamo testualmente il passaggio, scritto dai quattro e pubblicato giorno 29 dicembre u.s., che ha provocato le reazioni di tutti i soggetti politici e non sugli organi di informazioni: “Quanto accaduto durante la messa di Natale ha dell’incredibile, dello straordinario: il parroco, prima della benedizione finale ai fedeli, quindi durante la celebrazione, ha commentato dall’altare le indagini della Procura di Paola che hanno coinvolto il Sindaco Ramundo, parlando di “ingiustzia” ed assolvendo il Sindaco come “persona innocente”, sebbene siano ancora da concludere le indagini che lo vedono coinvolto insieme al suo vice sindaco ed all’assessore al bilancio”.
Questa notizia è totalmente falsa. Smentita da tutti tranne dai “quattro re magi” che hanno perso l’occasione, con il comunicato odierno, per chiedere pubblicamente scusa a don Mauro (calunniato gratuitamente e mortificato ingiustamente) e alla città di Fuscaldo per essersi resi protagonisti di diffusione pubblica di falsità.
Fuscaldo Europea esprime vicinanza e solidarietà a don Mauro Fratucci per il vile attacco subito, invitandolo a continuare il suo mandato nella nostra comunità con piena serenità e maggiore prudenza. Registriamo, purtroppo, ancora una volta un comportamento “scorretto” del primo cittadino. Un conto sono gli “auguri natalizi”, cosa diversa è utilizzare tutte le occasioni per fare “discorsi politici”, tradendo di fatto, in questa circostanza, la fiducia del parroco.
Non pensavamo di certo che i “quattro re magi” portassero alla comunità di Fuscaldo in dono: oro, incenso e mirra. Ma pensavamo almeno che portassero: coraggio, verità e lungimiranza. Invece siamo costretti a registrare che i loro comportamenti sono pieni di presunzione e sfacciataggine. Inoltre, con il loro comunicato continuano ad offendere la verità e l’intelligenza dei fuscaldesi. Ed infine, con il loro atteggiamento, in un solo colpo, sono riusciti ad essere isolati ed emarginati dalla comunità. Non si può costruire un futuro con le persone che si dichiarano soddisfatti per le cose dette, se queste dichiarazioni “infangano gratuitamente” gli uomini di Chiesa, provocando dolore e sconcerto.