La minoranza consiliare di Fuscaldo aveva bacchettato il sindaco, Gianfranco Ramundo sul caso E-Log.
La societá appaltatrice del servizio di raccolta differenziata nel comune tirrenico, è stata colpita da un’interdittiva antimafia, e sospesa nel comune di Acri.
A detta Di Filella e Leta, leader dei gruppi consiliare di opposizione, l’Alt della maggioranza alla societá ionica sarebbe arrivato colpevolmente in ritardo.
Di seguito riportiamo la nota stampa del gruppo “La Nostra Fuscaldo”
“La nostra comunità sarebbe sempre in balia di polemiche, di scontri, di accuse incrociate.
Ogni occasione è quella giusta per cercare il caos e per gettare fango, invece che proporre idee ed aiutarci nei progetti di sviluppo, che stiamo portando avanti.
Ma, evidentemente, a loro interessava vincere le elezioni ed occupare i posti di potere, così come interessa, oggi, screditarci ed attaccarci, anche su vicende che nulla hanno di vero rispetto alle loro fantasiose ricostruzioni.
Come la questione Elog, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti. Una questione che è nelle mani degli uffici comunali competenti, che assumono decisioni anche nell’interesse dell’ente ed evitando vertenze, che potrebbero recare danno alle casse comunali.
Tra l’altro, il sindaco Gianfranco Ramundo é in continuo contatto con la Prefettura, così come altri sindaci, in quanto, non lo dimentichiamo, la raccolta dei rifiuti é un servizio di pubblica utilità e nessuno può permettersi il lusso di bloccarlo, senza una continuità che possa tutelare la salute pubblica.
Precisato ciò, pubblichiamo, di seguito, la nostra risposta alle solite menzogne della minoranza, chiedendoci se, in questo caso, hanno ignorato ciò che è veramente accaduto, oppure hanno agito in malafede, cercando, con le bugie, di screditare la nostra Amministrazione comunale.
Rispetto all’ultima infelice e menzognera uscita della minoranza, sono due i quesiti che ci sentiamo di porre, anche in virtù di dichiarazioni gravissime, totalmente distorte e che potrebbero celare, nemmeno poi così tanto velatamente, intendimenti ben precisi, volti a ledere l’immagine del nostro sindaco e di tutta l’Amministrazione comunale.
Ci chiediamo se i consiglieri che hanno firmato quel comunicato stampa, conoscano o meno le leggi, i regolamenti e le funzioni, che ognuno ricopre all’interno della Pubblica amministrazione. La parte politica dà degli indirizzi, mentre la gestione é in capo agli uffici. Precisato ciò, quanto raccontato dalla minoranza é una storiella alquanto falsa. Ma alle strumentalizzazioni ci siamo abituati, anche se a tutto c’è un limite.
Ad ogni modo, sarebbe opportuno ricordare alla minoranza, che, all’indomani della sentenza emessa dal tribunale del Riesame di Catanzaro, essendo decaduti i gravi indizi di colpevolezza e non essendo presente alcuna interdittiva verso la Elog, gli uffici preposti e competenti (precisamente, l’ufficio ambiente, di cui è responsabile l’ing. Agostino Scofano), hanno inteso non dar seguito alla rescissione del contratto con la stessa società. Una scelta gestionale autonoma, verso la quale né il sindaco e né la parte politica, hanno mai interferito. Una scelta, che, sicuramente, ha salvaguardato l’ente, tenendo conto delle normative e delle leggi, alle quali la Elog sarebbe potuta appellarsi in caso di rescissione del contratto, con conseguenti e possibili danni per le casse comunali. Oggi, invece, ci troviamo di fronte ad una interdittiva emanata dalla Prefettura di Cosenza, che, in ogni caso, non impone alcuna rescissione contrattuale, tenuto conto del servizio di pubblica utilità, che la Elog garantisce. Non è infatti un caso, che in un altro comune della nostra provincia, dopo aver avviato la rescissione contrattuale, l’iter sia stato sospeso.
Quando ci troviamo di fronte a contratti in essere, che riguardano un servizio di pubblica utilità, come la raccolta dei rifiuti, dobbiamo agire sempre con cautela ed é ciò che hanno fatto i nostri uffici. Inoltre, siamo in continuo contatto con la Prefettura e, nei prossimi giorni, il sindaco stesso incontrerà il Prefetto, per confrontarsi su come meglio gestire la vicenda.
Ovviamente, i consiglieri di opposizione avrebbero potuto informarsi meglio, onde evitare l’ennesima e, la loro sì, vergognosa figuraccia. Ma, approfittando di quanto accaduto e di un iter giudiziario verso il quale, gli esponenti della nostra amministrazione comunale, sono del tutto innocenti, non perdono mai tempo a gettare fango sull’immagine di Fuscaldo ed a perdersi in allusioni, che lasciano il tempo che trovano.
Sarà ignoranza o sarà la malafede? Problemi sicuramente loro, anche perché l’azione amministrativa del governo Ramundo prosegue senza sosta e riscuote risultati importanti, che la nostra comunità ed i nostri concittadini, che non stancheremo mai di ringraziare per la vicinanza e le attestazioni di stima e di affetto, che, ogni giorno, ci fanno pervenire e ci dimostrano, apprezzano e sapranno valutare, come hanno sempre fatto. Alla minoranza polemica e bugiarda, lasciamo la politica delle parole al vento. A noi, invece, la politica dei fatti e della concretezza”