Di Martino Ciano
Luglio strano, soprattutto durante la settimana, a dispetto di un giugno che aveva messo di buon umore operatori turistici e non solo. Lamentele se ne sentono già troppe, perché le cose non girano come dovrebbero. Poco è cambiato rispetto allo scorso anno, ma questa volta, a rendere un po’ più amara la pillola, è stato il buon andamento di giugno, che aveva fatto registrare un trend di presenze soddisfacente. Nulla di stupefacente, sia ben chiaro, a eccezione del ponte del 2 giugno che aveva davvero fatto sperare in una decisa sferzata di tendenza. Il trend di luglio invece si è stranamente assopito. Tolti i fine settimana, in cui le presenze sono assicurate, gli altri giorni della settimana non convincono. Insomma, l’effetto boom decantato a inizio stagione non c’è, almeno per il momento. Nulla di nuovo sotto il sole, perché ormai è così da anni. Agosto resta il mese di punta, gli operatori turistici sono ottimisti, ma luglio preoccupa. Sicuramente, la crisi internazionale con conseguente aumento dei prezzi, ha portato molte famiglie a spendere con oculatezza. La vacanza “mordi e fuggi” va sempre di più, ma il nostro territorio è appetibile da questo punto di vista? Il rapporto qualità-prezzo incoraggia o scoraggia il turista o la famiglia del weekend? Non è certamente il momento delle analisi, per il momento ci limitiamo a riportare alcune preoccupazioni che saranno utili a comprendere questa “strana estate 2022”.