Devono emergere tutte le incrostazioni sulla gestione dei #rifiuti in Calabria ed è urgente confrontarsi con i vari livelli dell’amministrazione regionale per riprogrammarne il ciclo in modo che costituiscano una grande risorsa pubblica: per l’occupazione, la tutela dell’ambiente e della salute delle nostre comunità. La situazione è diventata insostenibile e non c’è più tempo da perdere.
Chiediamo anzitutto un incontro con la presidente Jole Santelli, perché se ci sono intoppi e ritardi volontari in ambito burocratico bisogna segnalarne ogni aspetto all’autorità giudiziaria. Noi siamo pronti a farlo e insieme a Santelli, tenuto conto che per l’emergenza ambientale lo Stato mandò in Calabria un miliardo di euro e in fatto di rifiuti stiamo forse peggio di prima.
Non intendiamo accusare qualcuno, ma è chiaro che vanno subito sostituiti tutti i dirigenti pubblici responsabili della realizzazione degli impianti, che ancora non esistono. Il nostro messaggio alla presidente regionale è inequivocabile, sia decisa e non tema alcunché. In attesa che si accerti chi e perché non ha raggiunto gli obiettivi di gestione virtuosa del ciclo regionale dei rifiuti, serve a stretto giro un piano completo per affrontare l’emergenza in atto e poi per invertire la rotta: mai più ordinanze in deroga, nessun vantaggio a privati, creazione di Ambiti territoriali ed Ecodistretti più piccoli, pieno coinvolgimento dei sindaci e reale accelerazione delle procedure per il completamento degli impianti.
Nel solo interesse dei calabresi vogliamo contribuire a individuare soluzioni reali, benché la gestione dei rifiuti sia specifica competenza della Regione. A Santelli possiamo fornire la nostra competenza ed esperienza in materia e piena disponibilità a interessare il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, per il supporto tecnico che potrebbe dare il “suo” ministero. Santelli, però, sia tempestiva, ci ascolti, chiarisca il suo indirizzo su discariche e inceneritori e concordi con il colonnello Ultimo, assessore regionale all’Ambiente, una posizione netta sulle cose da fare e su quelle da non fare.
Paolo Parentela (M5S)