Di Maria Lombardo

Lo scontro tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il giornalista e scrittore Roberto Saviano si sposta in Calabria. «Invito Saviano alla riconsegna del prossimo bene in Calabria, che sarà un nuovo commissariato. Gli manderò l’invito. Insulti e minacce non mi intimoriscono, se qualcuno vuole combattere la mafia non con le parole ma con i fatti lo invito». Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ai microfoni di Sky Tg24. Ricordiamo che Salvini vorrebbe sospendere laa scorta a Saviano. Il leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha risposto così ai giornalisti a Siena che gli chiedevano un commento sulla polemica con Saviano e sui rapporti con l’altro vicepremier Luigi Di Maio: «A Saviano abbiamo risposto ieri con i fatti. A Di Maio faccio i migliori auguri per il lavoro che sta svolgendo da ministro e da vice premier».«Sono convinto anch’io che le nostre giornate siano già molto impegnate – ha aggiunto Salvini – e Saviano è l’ultimo dei miei problemi: la politica dell’antimafia la faccio con i fatti e non con le chiacchiere. La settimana prossima sarò in terra di Calabria per restituire alla polizia otto appartamenti confiscati alla mafia». Roberto Saviano aveva risposto al ministro degli Interni Matteo Salvini con un video sulla sua pagina Facebook. Scrive Saviano: «Le parole pesano, e le parole del Ministro della Malavita, eletto a Rosarno (in Calabria) con i voti di chi muore per ‘ndrangheta, sono parole da mafioso. Le mafie minacciano. Salvini minaccia. Il 17 marzo, subito dopo le elezioni, Matteo Salvini ha tenuto un comizio a Rosarno. Seduti, tra le prime file, c’erano uomini della cosca Bellocco e persone imparentate con i Pesce. E Salvini cosa fa? Dice questo: “Per cosa è conosciuta Rosarno? Per la baraccopoli”. Perché il problema di Rosarno è la baraccopoli e non la ‘ndrangheta. Matteo Salvini è alla costante ricerca di un diversivo e attacca i migranti, i Rom e poi me perché è a capo di un partito di ladri: quasi 50 milioni di euro di rimborsi elettorali rubati».