“Sono state quattordici in tutto le edizioni del Festival a Cetraro, due quelle degli anni Novanta e dodici dal 2010 al 2021 nel ricordo di un indimenticato pioniere cetrarese di questa musica d’oltreoceano. Al di là del genere musicale il Festival Jazz nella nostra cittadina ha rappresentato un punto di rottura con il passato, contribuendo gradualmente a sdoganare l’immagine grigia di Cetraro e a farla conoscere nei suoi angoli più suggestivi ad un pubblico raffinato e decisamente esigente. Più di cinquanta concerti e appuntamenti culturali per oltre quindicimila presenze in tutto tra Porto, Teatro, Giardini del Museo, Piazza del Popolo e Piazza San Marco, utilizzando per la maggior parte fondi regionali.Tutto questo, oltre a rappresentare un’offerta culturale di un certo livello, ha intercettato quel genere di turismo non convenzionale che oggi contribuisce ovunque a migliorare la dimensione socio-culturale dei luoghi che frequenta e a contaminare positivamente anche i residenti. Da questo anno l’Amministrazione Comunale ha ritenuto di non dare seguito a questo percorso e non lo fa per ragioni economiche, vista l’irrisoria somma che pur, la stessa Amministrazione, ha investito nella edizione dello scorso anno, ma, temo, e questo il dato più preoccupante, per non aver saputo cogliere l’aspetto sociale prima ancora che culturale dell’iniziativa. Investire in cultura è stato l’imperativo che ci siamo dati per dieci anni, anche attraverso il jazz, perché abbiamo interpretato la cultura come il naturale antidoto alle distorsioni sempre latenti in una comunità fragile come la nostra. E oggi constatare che in due anni nessuna iniziativa culturale sia stata programmata da un Assessorato alla Cultura che già dall’insediamento di questo esecutivo è stato abolito, ci dà purtroppo la misura di come si stia regredendo pericolosamente e di come si stia contribuendo a smantellare quanto da tanti egregiamente realizzato fin ora. Mi corre l’obbligo di ringraziare chi in questi tanti anni ha voluto scommettere e anche investire su Cetraro. L’Associazione Picanto di Francesca Panebianco e Sergio Gimigliano è stata il partner ideale di un viaggio emozionale di cui la nostra cittadina è stata tappa principale per più edizioni. Il Peperoncino Jazz Festival nel cui circuito entrammo già dal 2010 è tra gli eventi di eccellenza della Calabria grazie alla intuizione e competenza di chi lo ha ideato. Ed è per questo che auspico non si tratti di un addio, piuttosto di un arrivederci a tempi migliori”. Sono le parole di Fabio Angilica, ex amministratore del comune di Cetraro.
“Dopo dodici anni consecutivi si ferma anche il Cetraro Jazz Festival”
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