DIAMANTE- “Venerdi 28 giugno si è tenuto il primo Consiglio Comunale della “Nuova Era” per la convalida degli eletti ed i successivi adempimenti che ne conseguono. Ebbene: coloro i quali si erano presentati ai cittadini come i salvatori della Patria, come gli “intellettualmente e moralmente onesti”, quelli che rispettano i patti, quelli che dicono la verità, escono già con le ossa rotte dal primo minimo confronto con la parte fattiva di questo paese che è il gruppo di opposizione “LiberaMente” ma anche nel confronto con una parte importante, dissidente, del loro stesso gruppo di maggioranza.

Già al primo punto all’odg, il capogruppo di LiberaMente, Marcello Pascale, ha chiesto (così come l’altro capogruppo di opposizione) alla Segretaria Comunale, in qualità di garante della legalità, di produrre per iscritto una certificazione che attesti, previa verifica, l’insussistenza per ciascun Consigliere Comunale di motivi di ineleggibilità e/o incompatibilità. Il fatto solleverebbe, tra l’altro, oltre che motivi di carattere giuridico anche eventuali motivazioni di carattere etico-morale e occorre evitare che ci si possa venire a trovare nelle condizioni future in cui controllore e controllato sono la stessa persona. A questa richiesta, forte, il Sindaco ha preferito glissare senza voler toccare minimamente una problematica che se concreta potrebbe minare l’intero iter amministrativo.

Dopo il secondo punto all’odg in cui il Sindaco ha prestato giuramento, tra l’altro lasciandosi andare ad un ringraziamento a quanti lo avevano votato, passaggio quanto meno inopportuno (da campagna elettorale) in un contesto istituzionale in cui ha dimenticato di essere il Sindaco di tutti, si passa al terzo punto all’odg, “nomina Presidente del Consiglio Comunale”. È in questo contesto che prima di passare alla votazione si è consumato il primo dramma politico per questa raffazzonata maggioranza. È infatti arrivato lo schiaffone del Consigliere Liserre alla stessa da cui irrevocabilmente si è staccato per dar vita ad un nuovo soggetto politico, unipersonale. Il tutto consumatosi nell’assordante silenzio di Sindaco e maggioranza che, come pugili suonati all’angolo, hanno incassato il colpo senza neanche rendersi conto, forse, della gravità di ciò che stava accadendo. Al primo Consiglio Comunale un Consigliere eletto tra le fila della compagine risultata vincitrice alle elezioni non vuole stare neanche un minuto in più insieme a loro e se ne stacca inesorabilmente. Caso più unico che raro.

Questo fatto ha permesso al gruppo LiberaMente di fare sostanzialmente due considerazioni: la prima riguarda le bugie che l’ex Presidente del Consiglio Bartalotta, attualmente promosso assessore, ha raccontato ai cittadini quando nella passata consiliatura, in rotta con la maggioranza non volle mai uscire ufficialmente dalla stessa, adducendo la falsa motivazione che non avrebbe potuto costituire un gruppo unipersonale. Evenienza grossolanamente smentita dall’azione di Liserre e che ci permette di affermare che le reali motivazioni erano la poltrona ed il compenso al quale evidentemente non voleva rinunciare. Le bugie hanno le gambe corte.

La seconda considerazione è che più che una “Nuova Era” questa è “Era Nuova”, perché i comportamenti sono, a nostro giudizio, ancora più vecchi di quelli della Prima Repubblica. Poltrone, posizioni, controllo di fatti e persone, menzogne, patti non mantenuti, arrivismo politico e chissà quant’altro sono i principi che hanno tenuto insieme questa compagine, che sfruttando la buona fede e l’onestà intellettuale di chi come Francesco Liserre aveva creduto ad una battaglia programmatica e di amici, ne ha beneficiato strumentalmente.

Anche su questa vicenda è calato un silenzio assordante in Consiglio: Sindaco e Consiglieri di maggioranza si guardavano come se il problema che li stava schiacciando non gli appartenesse. Veramente IMBARAZZANTE.
È così che dopo la costituzione delle Commissioni permanenti si chiude il primo Consiglio-muto di questa consiliatura, non senza aver bacchettato nuovamente l’assessore Bartalotta che nei suoi interventi continuava a parlare di ciò che non era stato fatto nella passata consiliatura dove ricordiamo a tutti, a questo punto anche a lui stesso (che probabilmente lo ha qualche vuoto di memoria), lui era parte integrante della maggioranza, almeno fino a sei mesi prima delle elezioni ultime scorse. Il riferimento al solo assessore Bartalotta è unicamente perché, oltre al Sindaco, è l’unico che ha aperto bocca nel desolante mutismo collettivo del consiglio. Ah, dimenticavamo: anche il Presidente del Consiglio è intervenuto, ha detto buonasera e grazie, all’inizio e “la seduta è terminata” alla fine”. È il durissima attacco del gruppo “Liberamente” che ha candidato a sindaco Marcello Pascale.