COMUNE DI DIAMANTE: LA VERGOGNA DELL’ACQUA
Tra bugie, dirette Facebook, continue passerelle inutili (almeno per il paese; forse non per qualche singolo), problemi di vivibilità di ogni genere, un delirio politico-amministrativo senza precedenti, e tanto altro, da qualche settimana abbiamo praticamente archiviato anche la stagione estiva 2021.
Siamo rimasti – come si dice in questi casi – in “famiglia”, “tra di noi”. E considerato noi del gruppo di Diamante e Cirella #SiamoVoi abbiamo sempre messo davanti a tutto il bene del paese e dei nostri concittadini, abbiamo atteso pazientemente la fine dell’estate per esternare tutto il dissenso e il disappunto a quella che ormai è un azione di “sgoverno” della città, ad opera di un gruppo di maggioranza che non è nulla – e non lo è mai stato – di ciò che si era presentato agli elettori. E solo ingannandoli, ha ottenuto la loro fiducia.
Avete fallito e nel peggiore dei modi, senza se e senza ma.
Numerosi sono i “disastri politici” di questa Amministrazione e per elencarli non basta, purtroppo, un singolo comunicato, ci sarebbe bisogno di una intera enciclopedia.
Ultimo in ordine cronologico, quello riferito alla comunicazione della non potabilità dell’acqua, che evidenzia – se vogliamo essere buoni – un’approssimazione disarmante su problematiche di estrema importanza e delicatezza per la salute dei cittadini.
Bisogna dire che negli ultimi anni tra completa mancanza e non potabilità, l’acqua per i residenti e non di Diamante si è trasformato da bene primario ed essenziale a “bene di lusso” per grazia ricevuta. Infatti, alla faccia della trasparenza e di quella democrazia partecipata di cui qualche consigliere in passato si è riempito la bocca, in data 09 c.m. è stata emanata un’ordinanza sindacale (682) che dichiara la non potabilità dell’acqua della rete idrica comunale e ne vieta l’utilizzo – per come rappresentato nella stessa – senza alcun altra spiegazione concreta.
La cosa chiaramente, specie per come è stata presentata (divieto addirittura di lavare le stoviglie!), ha gettato nel panico una intera comunità, impaurita, sconcertata e disorientata. A nulla è valsa la nostra richiesta di chiarimenti inoltrata con regolare PEC al Sindaco ed agli assessori interessati. Perché, ligi al loro credo di arroganza politica, ovviamente non ci hanno risposto. Ma siccome siamo abituati ad andare a fondo alle cose, abbiamo inoltrato una ulteriore PEC all’ASP, Dipartimento Igiene e Sanità pubblica, chiedendo a loro di fornire qualche spiegazione sull’accaduto e su come stanno adesso le cose.
Tra l’altro, se si emana un’ordinanza di non potabilità dell’acqua rilevata in 3 fontane pubbliche, le stesse non andrebbero chiuse e rese inutilizzabili ? (invece sono sempre rimaste “aperte”). Se a Diamante arriva un turista ovvero un passante, ha sete e beve dell’acqua da una di queste fontane, cosa succede? Non pensiamo proprio si possa pretendere da chiunque viaggi la consultazione delle ordinanze di un Comune, prima di visitarlo.
Ma l’Amministrazione di maggioranza si è spinta addirittura oltre. E il 15 c.m. ha pubblicato sulla pagina social, un referto di laboratorio ai più – non addetti ai lavori – incomprensibile e che presumibilmente aveva come intento quello di comunicare una eventuale potabilità dell’acqua. Ma se è questo ciò che si voleva comunicare, come mai non è stata fatta una nuova ordinanza di revoca della precedente, e ci si è limitati a notizie di pseudo rassicurazione magari anche con messaggi whatsapp privati?
La verità è che presumibilmente l’ASP – che ha rilevato il problema e che è titolata al controllo ufficiale – è ancora in attesa dei risultati dei “loro” prelievi quindi non può certificare la potabilità dell’acqua. E di conseguenza il Comune non avrebbe dovuto diffondere notizie in merito senza un atto ufficiale.
Ancora una volta, la nostra Amministrazione preferisce limitarsi alle vie traverse e non ufficiali, per non ammettere la propria inadeguatezza. Questi sono i fatti, le altre solo chiacchiere … come sempre.
Diamante.
Gruppo consiliare “Diamante e Cirella #SiamoVoi”