“Insieme” per un grande progetto di sviluppo del territorio
nella dominante di rete che coniuga ambiente, patrimonio edilizio, risorse naturali e culturali. Condivisione, Territorio Ospitale ed Accoglienza di qualità. Il comunicato stampa.
Così decidono numerosi sindaci dell’Alto Tirreno Calabrese nel corso di un incontro a Diamante, tenutosi nel museo DAC il 12 novembre, che trae spunto dalla proposta di realizzazione di una grande Biblioteca digitale “luogo simbolo” dell’integrazione dei beni culturali e delle eccellenze dei Borghi della Riviera dei Cedri. L’incontro presieduto dal Vicesindaco di Diamante, Pino Pascale, ha visto, in particolare, la partecipazione dei Sindaci e dei delegati dei Comuni di Buonvicino, Maierà, Orsomarso, Sangineto, Scalea, Tortora e Verbicaro, con altri comuni del comprensorio che si aggiungeranno a breve. Allestimenti scenici del patrimonio storico, archivi strutturati, dispositivi tecnologici, proiezioni immersive, touch sceen diverranno strumento innovativo per “svelare la bellezza” dei molti piccoli borghi dove la storia ha sedimentato un ricco patrimonio di relazioni e memorie. Con focus nel Convento dei Minimi di Cirella e postazioni decentrate nei musei territoriali, il progetto concretizza la fruizione coniugata del “patrimonio storico e della tradizione” diffuso sul territorio. Patrimonio riqualificato, nel corso dell’ultimo decennio, nell’ottica di una promozione reciproca dei singoli borghi dove ogni “nodo della rete” e/o i suoi “satelliti” introducono ed informano sul territorio partner mediante l’utilizzo di tecnologie innovative.
La Candidatura di Diamante a Capitale italiana della cultura 2024, dichiarano i rappresentanti dei comuni convenuti, può amplificare il valore attrattivo dell’intera Area territoriale ( nella declinazione costa-monti) favorendone la fruizione in ogni periodo dell’anno . E’ importante perciò la concentrazione di progetti territoriali attorno ad “ambiti d’intervento” ben definiti che insieme concorrono ad un’offerta integrata in grado di valorizzare, nel contempo, il territorio, la cultura, le produzioni tipiche ed anche la gastronomia locale. In questa ottica anche le proposte da avanzare al “tavolo del CIS Calabria ‘Svelare bellezza’ ” devono essere strategiche, collegate allo sviluppo possibile del territorio nella relazione infraterritoriale, specie con i comuni con i quali è fattibile un percorso di condivisione avente come filo conduttore il mare ed i fiumi come naturale inoltro verso i centri storici dell’entroterra, già Parco nazionale del Pollino. Lo sforzo dovrà essere quello di fare sintesi delle progettualità espresse in precedenza guardando a tre paradigmi di riferimento: identità e sviluppo, identità e diversità, semplicità e complessità.