“Non ritengo di dover rispondere agli attacchi, a tratti offensivi che sto subendo in questi giorni. D’altronde, a Diamante ho sempre ricevuto grandi attestati di stima, io sono qui, altri sbraitano su Facebook” lo afferma il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, in un’intervista, che non può che iniziare dal presunto covid hotel, e dall’ordinanza sindacale nel merito “Innanzitutto, la regione Calabria, nello stilare il bando per trovare strutture idonee da adibire a covid hotel, non ha interpellato i sindaci. Io non sono stato ascoltato, nessuno ha chiesto il mio parere, nemmeno l’imprenditore di Cirella che voleva convertire la sua struttura ricettiva. Ci tengo a precisare, che non avendo certezza di quando cesserà l’emergenza coronavirus in Calabria, avrei dovuto concedere ad un hotel nel centro di Cirella di essere alloggio per pazienti positivi, magari in piena estate, quando il nostro comune viene raggiunto da migliaia di turisti. È stata, la mia, un scelta dettata dal buon senso, mentre, probabilmente, dell’altra parte ci sono interessi economici che cozzano con l’emergenza sanitaria. A Cetraro, ci saranno oltre 30 posti letto per i casi di posività, non capisco, perché si debbano adibire strutture che non sono sanitarie, a covid hotel per un totale di 200 posti sul Tirreno Cosentino. Mi sembra speculazione, non buon senso. Io ho emanato una chiara ordinanza. A Diamante non voglio questo genere di cose, e se verrà impugnata, ne emanerò un’altra”.
Sulla sanità calabrese, sugli ospedali da campo, e, sulle strutture ospedaliere da riaprire, il senatore della Repubblica Italiana, non ha dubbi, ed afferma con certezza “Innanzitutto, credo che Gino Strada potrebbe darci una grossa mano. Non bisogna scegliere tra gli ospedali da campo e tra gli ospedali chiusi, non ci deve essere, tra loro, contrapposizione. Penso che i primi siano soluzioni momentanee. Ma allo stesso modo, auspico una veloce riapertura delle strutture idonee. Mi spiego, però, questo deve Avvenire con criterio. Non serviranno in futuro 18 ospedali fotocopia. Bensì, sarà fondamentale implementare l’offerta Sanitaria specializzando gli ospedali. I calabresi non devono più recarsi al nord Italia, come per esempio i malati oncologici. Devono curarsi in Calabria. Il Governo, che ha le sue colpe, deve azzerare il debito della sanità calabrese. Bisogna resettare tutto. E ripartire, con delle peculiarità e con le giuste energie.
Il primo cittadino, guarda a quanto sta accadendo a Paola, con l’ormai celebre ricorso al Tar sulle scuole, e tende la mano al sindaco, Roberto Perrotta “Roberto è un collega che conosco da tanto tempo. Conosco l’amministrazione comunale di Paola ed il suo sindaco. Sono sicuro abbia agito al fine di tutelare la salute pubblica. Se il sindaco vorrà richiudere le scuole lo farà. Starà valutando il da farsi”. Sulla situazione scuole a Diamante, invece, Magorno, conferma “È tutto sotto controllo. Abbiamo circa 400 alunni e le scuole sono aperte. La Polizia Municipale, i vigili, stanno lavorando bene. Io, sono del parere che bisognava sospendere la didattica in presenza. Il rischio di contagio non è da sottovalutare. Il Governo, ha generato tanta confusione. Bisognava gestire diversamente la situazione”.