Di Martino Ciano (Radio Digiesse)
Nuova ordinanza sindacale per il Comune di Diamante, destinata a suscitare malumori e polemiche al pari di altre.
L’amministrazione comunale diamantese prende atto dell'”aumento esponenziale” di attività (pubblici esercizi, attività artigianali, attività di vicinato) che limitano la loro apertura ai mesi estivi, in alcuni casi tre, in altri solo i due centrali e con più richiamo turistico. Attività che chiudendo durante il resto dell’anno, “producono una situazione di desertificazione dell’offerta di servizi” che si traduce in un aumento delle spese e costi fissi maggiori per le attività annuali.
È una situazione che abbiamo imparato a conoscere: si apre un negozio, un bar, un ristorante nelle città di maggior richiamo turistico, nei mesi in cui il turismo è maggiore, per poi scappare con l’incasso verso altri borghi, sfruttando il turismo estivo qui e il turismo invernale lì.
Il comune di Diamante non ci sta. L’emergenza sanitaria suscitata dal Covid-19, il lockdown e la conseguente crisi economica, impone un cambiamento di rotta. L’unico cambiamento di rotta che potrebbe risanare l’economia invernale. Bisognerà vedere, però, se le aperture nei mesi meno proficui saranno accompagnate da sgravi che facilitano la sostenibilità di quegli oneri che sono la principale detrazione alle aperture, in mancanza di un’utenza annuale.
In questo momento, l’unico incentivo a tali aperture, consiste nella prospettata revoca dell’autorizzazione amministrativa.