Quando erano, sindaco di Cosenza uno, e presidente della regione Calabria l’altro (Effettivamente lo sono ancora entrambi) si sono spesso scontrati. Il sindaco Occhiuto accusava Mario Gerardo di boicottare le opere forziste, volute dalla maggioranza cosentina. La diatriba, per molti mesi ha caratterizzato la politica regionale, dato che fino a qualche settimana fa, dovevano essere tutti e due candidati a governatore della Calabria alle elezioni del 26 Gennaio 2020.

Eppure, i due Mario, indagati, discussi e criticati, ma anche fortemente sostenuti dalle truppe cammellate, hanno detto basta, gettando la spugna ed abbandonando ogni velleità di candidatura.

Oliverio si è arreso, dopo innumerevoli diktat del partito Democratico, oggi sosterrà Callipo. Piazzerá i suoi delfini nelle liste di centrosinistra, anche se Callipo sbotta già, ponendo diversi veti su molti nomi. Uno smacco, un segno di responsabilità da parte del “Lupo” della Sila, che però segna un inevitabile passaggio di consegne tra due fasi, del partito Democratico e della sinistra calabrese.

L’altro Mario, pareva avere il sostegno di Forza Italia, e del fratello Roberto, che è uomo di Berlusconi, e siede alla Camera dei deputati.

Ma, accade che Forza Italia, cede alle pressioni della Lega sul suo nome. Invernizzi, puntava a scegliere il governatore, ha provato a far saltare il bando boicottando Occhiuto, ma nulla ha potuto davanti al “Tradimento” forzista.

La carta Jole Santelli, ha spiazzato gli “Alleati” di coalizione, ed ha riposto nel Cassetto i sogni di Mario Occhiuto, di diventare Governatore.

Occhiuto ha annunciato il passo indietro, dopo la lettera aperta di Silvio Berlusconi

“Calabresi carissimi,
la mia corsa finisce qui. Su suggerimento di tanti amici coinvolti e dopo l’ennesima sollecitazione del Presidente Berlusconi ho deciso di farmi da parte. Silvio Berlusconi è una persona a me cara, che ho sempre stimato e ammirato, e oggi al punto in cui siamo ho giudicato il suo invito giusto e sensato.

D’altronde non ci sono le condizioni per portare avanti da soli il progetto di cambiamento della Regione Calabria che avevamo in mente, con la speranza di una vittoria elettorale. Infatti l’attuale sistema elettorale prevede (solo in Calabria) il voto congiunto tra il candidato Presidente e i consiglieri. Con tale sistema avremmo potuto ottenere un ottimo risultato, ma -avendo contro tutti- non la vittoria. La mia corsa solitaria sarebbe sembrata quasi una ritorsione o una ripicca; e io sono abituato a costruire, non a distruggere.

Ho condotto una dura battaglia e sono stato sconfitto. Questa è la verità.

Il mio unico fine -credetemi- era quello di portare avanti una “missione”: cambiare la Calabria e renderla migliore e ricca di opportunità per i nostri figli. Oramai non sarebbe stato possibile raggiungere questo obiettivo ma avrei provocato probabili conseguenze negative per tanti amici che mi avrebbero comunque seguito.

Ringrazio di cuore tutti coloro i quali hanno creduto in me e nel progetto che avevamo messo in piedi. E mi scuso con quelli tra di loro che erano convinti della necessità di proseguire e con i tantissimi cittadini che mi scrivono ogni giorno incitandomi ad andare avanti. Io ce l’ho messa tutta fino all’ultimo giorno. Non mi dimenticherò del loro affetto e della loro vicinanza. Chi tra di loro aspira a candidarsi a consigliere regionale troverà posto -con maggiori probabilità di riuscita- nelle liste del centrodestra unito.

Non ho chiesto in cambio incarichi per me stesso e non rivestirò alcun ruolo nell’ente regione.

Ho proposto alla candidata a presidente Jole Santelli di recepire nel suo programma quelle idee su cui tanto avevamo puntato riguardo alla svolta ecologica e ai nuovi investimenti creativi e innovativi. E le ho chiesto di farsi parte attiva, una volta eletta, per l’accelerazione dei cantieri con opere in corso nella città di Cosenza e per l’avvio delle procedure per la realizzazione del nuovo Ospedale sul sito da noi proposto.

Noi restiamo una forza culturale attiva sul territorio. E io -se Dio vorrà- continuerò a svolgere il ruolo di sindaco di Cosenza dedicandomi ancora di più alla città e poi, tra poco più di un anno, completerò il mio mandato e il mio impegno politico a favore della comunità.”

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