“Il caso di positività Covid riscontrato su una donna anziana, giunta a Rogliano dalla Valle d’Aosta, risulta ridimensionato dal primo tampone dei due di controllo, previsti dal protocollo, tampone che è risultato NEGATIVO.
La signora sarà sottoposta, nella giornata di domani, ad un secondo tampone di verifica finale.
Anche i test effettuati sul figlio e il nipote, che l’accompagnano, hanno dato esito NEGATIVO.
Stesso risultato NEGATIVO è emerso dai temponi effettuati sui contatti che i tre hanno avuto nel nostro Comune.
Si tratta di 22 persone, che si sono poste in isolamento volontario cautelativo in attesa di conoscere gli esiti dei test.
Le ringrazio per il senso civico dimostrato con assoluta tempestività.
Come ringrazio molto, ma molto sentitamente il direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Cosenza, dottor Mario Marino, che è venuto a Rogliano per effettuare personalmente i tamponi, e la responsabile locale della stessa struttura sanitaria, la dottoressa Concetta Floccari, per la solerzia dimostrata.
Personalmente, sono stato in continuo contatto con il dottor Marino, che ha accolto immediatamente ogni preoccupazione da me manifestata, tanto da coordinare ogni intervento che è valso a scongiurare ogni minima possibilità di contagio.
La popolazione può stare tranquilla.
Ogni allarme, pur comprensibile, può rientrare, anche se devo raccomandare e raccomando la massima cautela e il massimo rispetto delle prescrizioni, soprattutto uso della mascherina, attenzione al distanziamento individuale.
I cittadini devono sapere che la vigilanza da parte mia e da parte dell’Amministrazione non si concede alcuna tregua. I livelli di guardia sono sempre alti.
La cautela va raccomandata in relazione a notizie diffuse che non stanno né in cielo, né in terra.
L’argomento è troppo delicato per prestarsi ad espressioni di dubbia responsabilità.
Ripeto: la popolazione stia tranquilla.
Avere patito il dramma m’induce a raddoppiare, a triplicare, ad aumentare smisuratamente la vigilanza sulla situazione sanitaria locale”.
Giovanni Altomare