Se non ci fossero di mezzo i denari dei Cosentini e il destino della nostra Città, l’atteggiamento assunto dal sindaco di Cosenza Mario Occhiuto sarebbe assimilabile ad una banale ripicca. Non si spiegherebbe altrimenti la sceneggiata che lo stesso ha messo in piedi attorno alla vicenda dell’ex Hotel Jolly.

Premesso che, per quanto ci riguarda, l’abbattimento di quello che è un vero e proprio “pugno nell’occhio” nel Centro storico di Cosenza è assolutamente auspicabile per restituire alla città uno degli scorci paesaggistici più belli e singolari nel Mezzogiorno, il Sindaco di Cosenza non può non sapere che tutte le procedure amministrative devono essere ispirate al rispetto assoluto del principio di legalità.

Occhiuto ha davvero ben poco da rimproverare alla Regione Calabria: infatti, non solo quest’ultima ha accettato di trasferire i locali dove oggi è allocata la sede dell’ATERP al Comune di Cosenza ma si è fatta carico di destinare 500mila euro a fronte del costo complessivo di 1.300.000 euro al Comune che pagherà i restanti 800mila in dieci anni.

Come questa disponibilità possa essere definita “chiusura”, il Sindaco di Occhiuto dovrebbe spiegarlo alla città invece di abbandonarsi in propagandistici sfoghi su Facebook.

Occhiuto, infatti, non può non sapere (e nel caso consulti gli uffici del Comune o gli avvocati che sovvenziona per difendersi nelle miriade di cause perse a cui ci ha abituato in questi anni) che nessuno, privato e, a maggior ragione, ente pubblico, può trasferire la proprietà di un bene senza avere quantomeno firmato un compromesso preliminare di vendita.

Solo la vendita, con le condizioni assolutamente favorevoli concesse al Comune, può consentire a quest’ultimo di disporre del bene e abbatterlo.

Non si comprende quindi, perché si insista a non adottare questa semplicissima procedura amministrativa e si preferisca la polemica stizzosa probabilmente animata da mal sopite e frustrate ambizioni elettorali.

La verità è che il Comune, sotto l’Amministrazione Occhiuto, è indebitata fino al collo. Per fare cassa si ricorre alle multe chiudendo le strade cittadine con “creative” ZTL, non si rispettano gli accordi stipulati ma purtroppo per il Sindaco i nodi arrivano sempre al pettine.

Certo è che non può maldestramente scaricare su altri le responsabilità di una gestione che possiamo definire eufemisticamente “allegra” delle casse comunali. Né può pretendere che altri enti come l’ATERP commettano illegalità perché non si fa fronte agli impegni che lui stesso ha sottoscritto.

Auspichiamo, pertanto, che questa vicenda venga ricondotta nell’alveo dei corretti rapporti istituzionali e del rispetto delle procedure amministrative e del principio di legalità.

D’altro canto già in passato il Sindaco ci ha abituato a repentini cambiamenti di fronte quando la forza e la testardaggine dei fatti lo hanno bruscamente sottratto alla facile propaganda e dal mondo virtuale dei social sui quali ama frequentemente soggiornare.

21/09/2018

Damiano Covelli

Capogruppo PD Comune di Cosenza