PAOLA- “All’indomani del nostro intervento a mezzo stampa sugli affidamenti “allegri”, ossia diretti, di circa 200mila euro ad opera del Comune di Paola in merito alla pratica del Porto turistico, registriamo una ferma presa di posizione della segretaria generale del Municipio, a conferma che avevamo ragione.
L’avvocato Cinzia Sandulli, in particolare, scrive ai capisettore e per conoscenza al sindaco Giovanni Politano, per stigmatizzare quanto accaduto e, di conseguenza, mettere i classici puntini sulle “i”, se è vero com’è vero, che il caposettore firmatario di quegli incarichi diretti – come emerge dallo scritto della dottoressa Sandulli – non avrebbe seguito l’iter di legge dell’ambito della “intesa per la legalità” e del “rafforzamento dei controlli antimafia”.
A renderlo noto i dirigenti delle due forze politiche, del partito democratico e de La Migliore Calabria, che hanno acceso i riflettori su quanto sta accadendo al Sant’Agostino, circa gli affidamenti per la realizzazione del porto, che non si sbagliavano.
“Quanto accaduto -affermano- tra l’altro, ci dà due volte ragione: sia nel merito della nostra denuncia e sia rispetto alla replica farlocca della maggioranza, dove si scansava lo spinoso argomento per attaccarci.
La segretaria comunale – precisano – con la nota citata, la numero 8185 del 16 maggio scorso, ossia a pochi giorni di distanza dalla nostra denuncia e a due giorni dalla replica della “Nuova era”, ricorda ai capisettore che nell’ambito dei controlli antimafia “ogni bando di gara per lavori, servizi o forniture (di importo superiore a 50 euro per lavori e 10mila per forniture e servizi) prevede la comunicazione al Gruppo interforze attraverso la pec gruppinterforze.prefcs.interno.it. Quindi si invita i capisettore “di provvedere, ove non già provveduto, alla comunicazione di legge in merito al Porto di San Francesco, alla gara dei tutor e quant’altro in corso”.
Alla luce di quanto sopra detto – concludono- ed in merito alla contrapposizione politica tra gruppi insistente in maggioranza, con influenze politiche più o meno note su questo o quel caposettore, ci chiediamo: ma il sindaco c’è? In caso affermativo, batta un colpo”.