“Aspettavamo con tanta ansia questo momento! Solo perché nella solennità di un’Aula consiliare ogni consigliere, qualunque ruolo svolga, è responsabile istituzionalmente delle cose che dice e che vota. Il nostro augurio è che la seduta di Consiglio comunale di giovedì 4 novembre sia la giusta occasione per trasfondere, nella Tassa sui Rifiuti 2021, la più piena delle trasparenze che, in ogni ordinamento democratico, appartengono agli Atti deliberativi di un’amministrazione pubblica. Un aumento così improvviso e inaspettato delle tariffe TARI, nelle proporzioni strabocchevoli e insostenibili che rivestono, non può che rimandare tutti i rappresentanti del popolo ad un ulteriore e doveroso approfondimento delle cause che l’hanno generate, sia perché pretendono un esagerato e poco comprensibile esborso di denaro da parte delle famiglie, sia perché qualsiasi imposizione fiscale deve meritare una libera e consapevole condivisione da parte degli stessi contribuenti, sulla quale si alimenta, soltanto, un solido rapporto di fiducia con i governanti. E’ mancato finora, malgrado una grande e ampollosa mole di comunicazione ad opera di alcuni esponenti apicali del governo amministrativo cittadino, il riscontro contabile di tutti i diversi fattori che hanno determinato l’incredibile salasso fiscale, comminato a residenti e non residenti. All’inciviltà presunta dei cittadini, retoricamente assunta a pretesto di <uno schizzo esponenziale del costo del conferimento dell’indifferenziata> va data un’identità numerica certa e precisa. Necessario certificare, pertanto, il livello raggiunto dalla raccolta differenziata nel 2021! C’è assoluto bisogno, in città, che qualcuno dei potenti esattori si presti a giudice tra le tesi, condite di disperazione e di ammonimenti, del Sindaco contro i cosiddetti <incivili>, residenti in paese o provenienti da altre città della penisola, riconosciuti colpevoli massivi del carissimo-bolletta. E quelle dell’assessore ai Rifiuti, sostenitore fermo e convertito delle eccellenti prestazioni messi in campo dal Gestore nell’anno di riferimento, perché pedissequo osservante, anziché presunto trasgressore, di buona parte degli articoli esposti nel Capitolato Speciale d’Appalto. Un giudizio di enorme importanza, questo, perché con la loro indubbia antiteticità, danno un valore esiziale all’interpretazione delle ragioni di un simile e tragico aumento! Si dia, pure, una connotazione economica a quello che, impropriamente, e per convenienza di parte, viene definito <debito ereditato> con la Regione Calabria, Contratto dal 2015 al 2018. L’assessore attuale ai Rifiuti, insieme alla vice-sindaca e ad un’altra attuale assessore, per i ruoli rivestiti in questo lasso di tempo, sanno bene di cosa si tratta, per esserne stati parti sostanziali ed organiche. Sarà doveroso, infine, valutare assemblearmente ed obiettivamente i risultati raggiunti, alla fine del terzo anno di gestione, dalla ditta Ecologia-Oggi. Finalizzati al conseguimento esclusivo di obiettivi di economicità ed efficienza del Servizio, per come garantiti nel Piano di operatività presentato dallo stesso Gestore e allegato al Contratto stipulato con l’Ente, secondo un crono-programma di annualità, sarebbero dovuti servire ad attutire qualsiasi impatto possibile di maggiorazione del costo complessivo dello stesso. Auspichiamo che arrivi, a tal punto, il momento in cui sarà integralmente squarciato quel velo di mistero che avvolge, da tre anni, la collaborazione tra il nostro Comune e il Gestore del Servizio. Fino all’ultimo giorno della passata legislatura, la ditta Ecologia-Oggi era vista dall’attuale assessore ai Rifiuti come il principio e la fine di ogni male. Il nemico da combattere anche con le barricate e, soprattutto, con l’estinzione anzitempo del contratto. Oggi, il pericolo è costituito dalle orde di <incivili> che imbrattano e deturpano il territorio con i loro assurdi comportamenti. Vogliamo vedere che, in un anno, è completamente variato il genoma della nostra stirpe e non ce ne siamo accorti.
Area Democratica Cetraro.