Un nutrito gruppo di mamme e genitori, critica la scelta del sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo, di “riaprire” le scuole. Ma facciamo ordine. Con la zona gialla, le attività didattiche tornano in presenza. Sebbene Spirlì abbia diramato suddetta ordinanza, i Sindaci hanno pieni poteri per effettuare nuove restrizioni, come avvenuto per esempio nel vicino comune di Acquappesa.
A Cetraro, considerata la curva epidemiologica, in molti avrebbero chiesto al sindaco di proseguire, per le settimane restanti dell’anno scolastico, con la didattica a distanza. Eppure, a Cetraro, si torna a scuola in presenza, tra le polemiche.
Il primo cittadino, ha così commentato la situazione:
“Care mamme, cari genitori.
Comprendo la vostra preoccupazione sull’apertura delle scuole.
Comprendo anche le vostre critiche ed apprezzo la sincerità di tanti.
Accetto le critiche costruttive, ma non quelle distruttive. Si rientra in aula, si riprende la quotidianità e si pensa al futuro dei nostri bambini.
Qualcuno di voi mi ha ricordato che ho chiuso, con ordinanza, le scuole quando nella nostra città si contavano 20 soli casi.
Oggi, seppur con un numero più alto di nostri concittadini positivi al covid, non sussistono le condizioni per prorogare la sospensione delle attività didattiche in presenza.
I casi di bambini in isolamento sono circoscritti e gli stessi sono da tempo in quarantena.
All’epoca no.
Vi prego quindi di evitare allarmismi e di provare a tornare alla normalità seguendo tutte le regole per prevenire il contagio dentro e fuori scuola.
Vi anticipo anche che metà settimana, insieme al Dirigente Scolastico, consegneremo le borracce che abbiamo fatto preparare per i vostri figli e per gli uomini del domani affinché giunga a tutti l’importanza del rispetto dell’ambiente”.
Le dichiarazioni del primo cittadino, in parte non hanno convinto i genitori, letteralmente allarmati. Questi alcuni dei commenti al suo post: “