”Stiamo assistendo in questi ultimi giorni, con enfasi, ad una vera e propria gara all’accaparramento di “meriti” su una probabile futuristica riapertura del punto nascita del P.O. di Cetraro. Il sindaco, con il suo lavoro “diplomatico e silenzioso”, la consigliera provinciale con la sua “delega alla Sanità” (per inciso la Provincia non ha nessuna competenza sulla Sanità, si veda la legge Del Rio), Il Deputato Gentile ecc. Ma nessuno ci dice se sono state superate le criticità per le quali è stato sospeso il detto punto nascita: l’assunzione del Primario, le carenze strutturali, il ritorno della Chirurgia, il reperimento del personale medico, ostetrico ed infermieristico, il trasferimento del Centro Trasfusionale, ed infine la richiesta al Ministero della Sanità dell’accreditamento (per quelle U.O. che non raggiungono i 500 parti all’anno). Noi del Comitato Civico “De Caro” vorremmo ristabilire un minimo di verità in merito all’attuale “chiusura” del Presidio Ospedaliero di Cetraro. Senza attribuire “demeriti” a nessuno cercheremo di fare il punto sugli avvenimenti che hanno portato all’attuale stato comatoso del “Iannelli” di Cetraro:1) Il “depotenziamento” dell’Ospedale di Cetraro parte nell’anno 2008 con l’accorpamento delle ASL in un’unica ASP Provinciale, seguito dal piano sanitario regionale che ha, inspiegabilmente, ridotto i posti letto (nella provincia di Cosenza) al 2,8 per mille abitanti, al disotto della media nazionale che è del 3,3 per mille abitanti, a ciò ha fatto seguito la chiusura “ temporanea” del Reparto di Ortopedia di Cetraro ed il suo accorpamento a quello di Paola e nello stesso provvedimento si chiudeva l’U.O. di Urologia accorpando, pochi posti letto, all’U.O. di Chirurgia, – provvedimento bocciato sia dal Tar Calabria che dal Consiglio di Stato – (quadro politico di riferimento: Giunta Regionale LOIERO – Giunta Comunale AIETA).2) Nel 2013 anche l’UTIC – la terapia intensiva cardiologica – veniva trasferita da Cetraro al P.O. “San Francesco” di Paola; (quadro di riferimento politico: Giunta regionale SCOPELLITI – giunta comunale Aieta); tra il 2008 e il 2012 si sono depotenziati altre UU.OO. e servizi;3) Nel 2016 con l’approvazione del decreto n. 64, dei Commissari Scura e Urbani, il Presidio Ospedaliero di Cetraro subiva un’ulteriormente penalizzazione in quanto, nella struttura realizzata su una superficie di terreno di 51.000 mq (3 padiglioni – 27.450 mq di superficie completa dei piani – 3.530 mq di superficie utilizzata da servizi di diagnosi e cura – 4.570 mq di superficie dei servizi generali e 8.120 mq di superficielibera utilizzabile viene ubicata la sola area medica. Decreto, oltretutto, mai attuato. (quadro politico:Giunta regionale Oliverio – Giunta comunale Aita);4) Nel 2019 la tragedia della partoriente deceduta nell’UOC di Ostetricia del Presidio “Iannelli” di Cetraro, ha portato alla chiusura temporanea delle Sala parto al fine di un adeguamento agli standard previstidalla legge. (quadro politico. Giunta Regionale Oliverio – Giunta Comunale Aita);5) Nel 2020 la scelta irresponsabile di ubicare, a Cetraro, un reparto COVID nell’U.O di Medicina, al centro dell’Ospedale (anziché optare per la sua ubicazione nel padiglione adibito ad uffici amministrativi), ha portato al trasferimento, anche questo “provvisorio/definitivo”, dei reparti di Chirurgia, Medicina e dell’ambulatorio Diabetologia al Presidio Ospedaliero di Paola. (q. politico. Giunta Regionale Santelli –Giunta Comunale Cennamo). Questo è il passato “certificato” dai fatti, come pure sono dimostrati dai fatti l’impegno e le lotte che il Comitato, i sindacati ed alcune associazioni politiche, in questi anni hanno portato avanti nella speranza di riuscire a tenere viva l’attenzione sull’Ospedale di Cetraro. Da Tempo assistiamo ad annunci seguiti da attribuzione di “medaglie al valore” sull’imminente rilancio del Presidio Ospedaliero di Cetraro e la riapertura di servizi e reparti, purtroppo a farne le spese, come abbiamo già detto, sono i cittadini di Cetraro che assistono impotenti, anno dopo anno, alla spoliazione del nostro Ospedale ed alla negazione del diritto alla salute sancito dalla Costituzione.
CETRARO. COMITATO “NINO DE CARO”.