Riceviamo e Pubblichiamo
Tutto d’un colpo è cessata la guerra, nella nostra città, tra l’amministrazione comunale e la Società “Ecologia Oggi”! Ma era vera guerra o una farsa virtuale come quella del “ Punto Nascita”? In verità, sono solo un lontano ricordo, ormai, le reciproche e roboanti denunce, tante, fatte alla Procura della Repubblica di Paola. Le ordinanze del sindaco e le barricate di assessori e consiglieri di maggioranza davanti il cancello di un sito di proprietà della Ditta appaltatrice dei rifiuti. Le puntuali ed aspre contese ad arma bianca tra sindaco, assessori e rappresentanti legali della Società per Azioni, sui giornali e sui social. E, poi, i Consigli comunali e le minacce di rescissione del contratto, da eseguirsi il giorno seguente. Ecco, lo stato dell’arte della milionaria vertenza! I 4 lavoratori hanno perduto definitivamente il loro lavoro. I mezzi di trasporto della Società stazionano, sempre più numerosi, nel sito di proprietà di quest’ultima, nonostante il ristorante e le firme raccolte. Non si ha notizia di alcuna penale comminata finora alla stessa Ditta, per tutti i disservizi circostanziati e fascicolati nelle mani dell’indomito assessore ai Rifiuti Differenziati. Non si vede l’ombra di una Isola Ecologica. Il posizionamento delle ex PEZ, ossia delle Postazione Ecologica Zonale, resta solo una delle tante bufalate annunciate con tanta enfasi. A pensare che dovevano essere installate già un anno fa. Ma di cosa parliamo in un simile bordello di governo cittadino! E’ sufficiente, nel frattempo, andare un poco in giro per la città e le contrade per rendersi conto del cambiamento. La realtà attuale, solo e indiscutibile, è che questa scompaginata amministrazione comunale, per la seconda volta consecutiva, vinta e affondata, ha dovuto pagare il tributo ai vincitori, affidando alla ditta “Ecologia Oggi”, accusata dei reati di inadempienze contrattuali, di reiterati e rilevanti disservizi, di inquinamento ambientale, — dovuto alla mancata raccolta di buste di rifiuti come da contratto e fino al punto da provocare pericoli seri per la salute dei cittadini–, il servizio supplitivo di bonifica del territorio comunale, lautamente ricompensato e attraverso una assegnazione diretta e senza aver emanato alcun Avviso Pubblico. Non può avere alcuna valore giuridico, un affidamento diretto per una spesa sottosoglia, diretto a soggetto terzo inadempiente, autore di disservizi, debitore verso l’Ente di ingenti somme di penali, verificate e notificate. Ci sono, preferiremmo essere smentiti, tutti i presupposti per ipotizzare reati di procurato indebito arricchimento, danno erariale, abuso d’ufficio. O ogni bonifica, per intanto, costa all’Ente e, quindi, ai cittadini, 1.800 euro l’una. Al netto, naturalmente, del canone contrattuale di 1 milione di euro all’anno. La morale della favola, pertanto, è che si è dato incarico ad una Società, pagandola per la seconda volta, di andare a raccogliere e smaltire quelle stesse buste di rifiuti che lei, così come denunciato più volte dagli amministratori, ha lasciato sul territorio comunale, non facendo appieno il suo dovere e producendo, nel contempo, discariche a cielo aperto. Se questo è amministrare una città!!!
Forza Italia Cetraro, 17 febbraio 2020.