“I pescherecci sono costretti ad uscire in mare tenendosi sulla sinistra e lambendo la parete del molo. Parliamo del porto più importante tra Salerno e Vibo Valentia, non delle dune del deserto. Questo porto è stato realizzato con sacrificio ed ha sdoganato Cetraro. Spero che in Regione qualcuno si ricordi di segnalare tutto ciò”. È la denuncia di Giuseppe Aieta, ex consigliere regionale, che senza mezzi termini ha affrontato la vicenda del porto di Cetraro. Il problema dell’insabbiamento del Porto di Cetraro era stato affrontato, e con tutta probabilità non risolto, dalla giunta regionale della Calabria a guida Spirlì e dal sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo, unitamente all’assessore comunale, Tommaso Cesareo. Una serie di proposte e di azione burocratiche che nel tempo avrebbero portato ad un solo intervento, finanziato dal comune, senza ricevere nessun fondo dalla Regione Calabria. Una sorta di beffa se si pensa infatti che erano previsti milioni di euro, e che invece il comune avrebbe utilizzato una somma stanziata per dei lavori che non hanno risolto, a quanto pare, il problema. Era il 18 Febbraio, quando Aieta chiedeva al sindaco e alla maggioranza di Governo di aprire gli occhi sulla vicenda, ritenendo sterile e fumosa l’azione della Regione Calabria (Foto)

Adesso, il porto rischia un nuovo insabbiamento. Aieta ha lanciato l’allarme, a Cennamo, ai forzisti cetraresi e alla Regione il compito di intervenire.

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