“Ci saremmo aspettati dalla nuova amministrazione che rispetto alle dichiarazioni di chi non ha alcuna conoscenza della pubblica amministrazione avesse chiarito i termini della questione Enel Così come ci saremmo aspettati dal sindaco una presa di posizione sul Consiglio comunale richiesto e mai convocato per l’inadeguatezza del presidente del Consiglio, che ha preferito, rispetto al dramma della pandemia, trincerarsi dietro aspetti formali che mai i suoi predecessori hanno- nelle emergenze- considerato. Pur tuttavia, ci preme chiarire che la vicenda dell’Enel non pagata assume i rilievi di una tempesta in un bicchiere d’acqua per le seguenti motivazioni. L’amministrazione Aita non ha mai dimenticato di pagare l’Enel. Basta dare un’occhiata a tutti i bilanci e una rapida lettura alla relazione al bilancio del 2018, allorquando l’assessore Mariella Aita spiegò, con competenza, che le rate Enel venivano regolarmente pagate pur in presenza di ritardi che negli anni si sono accumulati. D’altra parte, bastava chiedere al sindaco Cennamo, che avrebbe potuto spiegare ai suoi sostenitori che negli anni in cui era vicesindaco la situazione dell’Enel era identica, ma non per responsabilità delle amministrazioni, bensì per mancate entrate tributarie di servizi essenziali che esigevano coperture a causa di una poderosa evasione ed elusione determinate dalle difficoltà dei cittadini a pagare”. Inoltre, il Coordinamento del Patto per il futuro prosegue “Nei 5 anni di amministrazione Aita, nonostante le ataviche difficoltà, si è riusciti a pagare la somma di 3 mln e 870 mila euro, di cui 1 mln e 512 mila sfruttando l’anticipazione di liquidità messa a disposizione dal Governo centrale nel 2020”.
Quindi, “nessun balzello a carico dei cittadini poiché il tutto è previsto con fondi di bilancio ordinario negli anni. Né risponde al vero che l’Enel non pagata sia la causa di un eventuale aumento dell’Irpef. Infatti, il revisore dei conti ha suggerito tale eventuale ipotesi – sulla quale non siamo per nulla d’accordo, soprattutto in questa fase emergenziale – a causa della difficoltà di riscossione dei tributi comunali. Negli anni le varie amministrazioni hanno – giustamente – in mancanza di liquidità, preferito coprire i servizi essenziali e posticipare i pagamenti quali, appunto, l’Enel, verso i quali è comunque garantita la copertura di bilancio”.
Sulle polemiche scatenate dalla vicenda e sulle reazioni dei cittadini, nella nota si ribadisce che: “Nessun “regalo”, dunque, è stato lasciato in eredità alla nuova amministrazione. Anzi, le politiche oculate degli anni passati eviteranno sorprese ai cittadini. I “regali” che sono stati lasciati in eredità sono piuttosto da individuarsi in circa 30 mln di euro che serviranno a cambiare definitivamente il volto della città”. Pertanto, il Patto per il futuro chiede “al sindaco di controllare le uscite pubbliche inopportune e scarse di conoscenza e competenza, anche alla luce di un rapporto collaborativo con le minoranze nell’esclusivo interesse della città. Nella storia politica cittadina tutte le amministrazioni hanno sempre rivolto il proprio sguardo al futuro assumendo uno stile istituzionale alto che, ci rendiamo conto, oggigiorno risulta difficile garantire in presenza di superficialità e totale incompetenza di chi agita tempeste in un bicchiere d’acqua”.
Cetraro, Gruppo consiliare “Patto per il futuro”