CETRARO- Mai banale nei propri interventi, il gruppo di Azione, che fa riferimento in consiglio comunale a Giuseppe Aieta, ritorna con tempismo sulle ultime vicende cittadine, non lesinando stoccate alla maggioranza di Emranno Cennamo. La compagine politica sarebbe inoltre pronta a scendere in pubblica Piazza. Atteggiamento convinto e fermo che denota sicurezza politica frutto dell’esperienza di Aieta e della freschezza dei tanti componenti della realtà politica. Sinora Cennamo non è rimasto in silenzio, affidando alle note stampa e ai social le proprie esternazioni ma ha interrotto il contatto diretto “da incontro pubblico”, che aveva instaurato con i cetraresi durante la campagna elettorale. Qualora Aieta e company dovessero scendere in piazza per primi, potrebbe esserci per il sindaco un ulteriore gatta da pelare. Questa la nota diramata dalla compagine di minoranza: “La città ha bisogno di cure.
Da nord a sud sembra un territorio devastato in tutte le sue zone più belle. Lampezia è quasi sparita, il borgo è tornato agli anni peggiori, il campo sportivo langue in un pantano deprecabile. In questo quadro desolante e degradante avvertiamo la necessità di mettere in campo una visione di come intervenire e attraverso quali strumenti farlo.
Noi di Cetraro in Azione vogliamo dare una mano perché il tempo che passa inesorabile aggiungerà al danno anche la beffa e sarà proibitivo, poi, intervenire se si continua a perdere tempo. Se tutta la città che si affaccia sul mare vive il suo momento peggiore, di certo non stanno meglio il centro e le nostre meravigliose contrade. Qui la viabilità rasenta un pericolo pubblico e, nel Centro, non si conoscono le determinazioni circa la strada di collegamento con la Marina.
Chi fa politica deve porsi il tema della qualità della vita di una città che nel recente passato aveva raggiunto livelli ottimali e che oggi registra un oggettivo rapido arretramento nelle infrastrutture pubbliche e in quelle sociali e culturali.
Cetraro in Azione, movimento politico che vuole offrire un proprio contributo alla discussione, si farà promotore di un dibattito pubblico necessario affinché il tempo non passi inesorabilmente”. Conclude la nota.