Lettera aperta ai cittadini
Le liste per la prossima consultazione elettorale sono state formalizzate e io, come già anticipato da un po’ di tempo al mio partito, non sarò tra i candidati alla carica di consigliere comunale. Sebbene lo stimolo a proseguire il lavoro iniziato dieci anni fa sia forte, anche alla luce delle tante cose belle realizzate, è innegabile che la ragione mi induca, dopo due legislature consecutive in cui ho sempre registrato la stima e l’affetto di tante persone, a fermarmi per la competizione di settembre, ritenendo di aver esaurito il mio ruolo storico.
Proprio perché mai come in questo momento è opportuno dare ai giovani segnali inequivocabili su come abbiamo sempre inteso la politica, servizio per gli altri e mai strumento per noi stessi, una ulteriore candidatura avrebbe giustificato il dubbio su un incomprensibile attaccamento al potere che personalmente non ho mai coltivato. Sia chiaro, ai colleghi che già hanno maturato una o più esperienze politiche nell’amministrazione e che hanno scelto di continuare questo percorso, al di là della loro collocazione, è quanto mai necessario continuare a guardare con apprezzamento e gratitudine per l’impegno che continueranno a profondere per la crescita della comunità.
Se nel 2010 ho avuto l’opportunità di confrontarmi con l’attività amministrativa è solo perché altri hanno agevolato il ricambio generazionale e favorito con la loro disponibilità a farsi da parte, la nascita di una nuova classe dirigente. Se come ho spesso ribadito, anche a costo di essere pubblicamente schernito, il destino dei singoli non può mai essere preminente su quello della comunità, allora, nell’interesse della stessa, è quanto mai opportuno fare spazio a tanti ragazzi che ora più di prima vedo avvicinarsi alla politica e interessarsi al governo della città in quella che certamente sarà la loro esperienza di vita più impegnativa ma certamente più esaltante.
Così come per me è stato esaltante incrociare la mia strada con quella di Sindaci ed amministratori integerrimi, con cui ho governato non inseguendo mai il consenso della gente ma solo il gradimento per le cose fatte. Come Giuseppe Aieta, Sindaco della svolta, che per primo ha voluto darmi fiducia consentendomi, da amministratore alla prima esperienza, di gestire una delega forse fino ad allora trascurata, quella alla Cultura, caricandomi sulle spalle un fardello più grande delle capacità che avevo e che ho, ma a cui spero di aver restituito con la fatica di questi anni la dignità che merita e che certamente chi verrà dopo di me saprà valorizzazione ancora di più. E infine Angelo Aita che ha voluto individuare in me il suo Vice, caricandomi anche stavolta del peso di una responsabilità che mi auguro di aver portato con disciplina e onore, sperando di aver ben rappresentato la nostra città.
Come Socialisti e insieme anche al consigliere uscente, stimato Presidente del Consiglio Franco Pascarelli che ha anch’egli ritenuto di non riproporre la propria candidatura, saremo impegnati per ovvie ragioni e con una brava e giovane candidata socialista, l’Avv. Benedetta Saulo, volto fresco e pulito della nostra città, a sostenere la coalizione guidata da Angelo Aita, che in questi anni di governo ha sempre dimostrato con la sua generosità di essere il Sindaco giusto nel momento giusto e di non lesinare energie sempre nell’esclusivo interesse della comunità. Coalizione sostenuta con convinzione anche dal consigliere regionale Aieta, che senza alcun paracadute e senza alcun calcolo ma solo per amore della città ha scelto di scendere in campo in prima persona; scelta che certamente darà alla coalizione stessa un apporto prezioso in vista dell’imminente consultazione. Ad entrambi, ai candidati della nostra coalizione, così come anche ai candidati dell’altra compagine politica, che vede capolista Ermanno Cennamo, persona cui sono legato da sentimenti di amicizia e stima, auguro un buon lavoro che tutti certamente svolgeranno nell’esclusivo interesse della comunità.
Consapevole che il mio impegno nella politica non si esaurisce nell’azione amministrativa da cui mi congedo, sperando di aver lasciato la città migliore di come l’abbiamo trovata, credendo di aver lavorato dando fondo alle migliori energie volitive e con la certezza di averlo fatto con la massima onestà morale ed intellettuale, pur sempre nella piena consapevolezza dei miei limiti, giungano infine ai cittadini e agli amici con cui in questi anni ho intessuto o confermato intensi rapporti personali, i sentimenti di gratitudine e riconoscenza per l’affetto e la stima che mi hanno sempre generosamente dimostrato e riconosciuto e che mi auguro di aver saputo onorare rappresentandoli nel migliore dei modi a me possibile.
Fabio Angilica