È stata una serata frizzante quella di Cetraro che ha visto protagoniste forze politiche, associazioni e cittadini presenti all’iniziativa pubblica del partito socialista. Dopo l’introduzione del segretario Marco Occhiuzzi che ha parlato di una città ormai diventata periferia, senza regole e senza prospettiva, sono seguiti gli interventi di Dorotea Occhiuzzi, che ha posto il tema della partecipazione democratica, e di Emanuela Matta che ha posto il tema della rigenerazione sociale in una città condannata all’oblio da una compagine governativa che non c’è più.

Ma la platea é diventata incandescente quando ha preso la parola il segretario del partito democratico, Gaetano Bencivinni, più volte contestato ed interrotto dalla platea perché considerato insieme al suo partito responsabile del declino sociale e politico di Cetraro. Bencivinni ha riproposto la formula del centrosinistra che dovrebbe avere come perno proprio il PD e il PSi.

A stroncare la proposta ci ha pensato Giuseppe Aieta che ha parlato di schemi triti e ritriti e che ha avanzato la proposta delle migliori esperienze per recuperare tempo e rappresentatività politica con il necessario innesto di giovani appassionati che nella città esistono e sono pure impegnati nei partiti e nelle associazioni. L’ex sindaco Giuseppe Aieta, più volte interrotto dagli applausi, ha scaldato la platea chiedendo un’assunzione di responsabilità da parte di chi continua a tenere la città in ostaggio che ha la necessità di avere un nuovo governo.

E se il segretario del PD aveva fatto riferimento all’ipotesi di un centro sinistra che avrebbe dovuto vedere perni fondamentali il partito democratico e il partito socialista, tutte le forze politiche hanno mostrato contrarietà. Insomma, l’iniziativa dei socialisti di Cetraro è servita per inviare un messaggio chiaro rivolto agli amministratori invitati più volte durante il dibattito a dimettersi per concedere alla città il diritto di avere un governo nuovo che rimetta al centro la politica e il buon governo.

Un dibattito quello dei socialisti che ha registrato gli interventi di Fabio Angilica ex vice sindaco socialista che ha posto il tema del rilancio della città attraverso l’impegno e la partecipazione; di Pino Losardo, segretario della DC che si è detto contrario a formule politiche vecchie scagliandosi contro il sindaco e la giunta che rappresentano una minoranza nella città e dell’ex sindaco Angelo Aita che ha posto il tema delle dipendenze e del degrado sociale con una criminalità che soffoca ogni iniziativa rendendo Cetraro un deserto.

Insomma, l’iniziativa di ieri sera ha mostrato una consapevolezza nuova ed una manifestazione di intenti chiara: ridare la parola ai cittadini e formare alleanze di qualità senza schemi preconfezionati.

LA NOTA STAMPA DI CETRARO ATTIVA

«𝗨𝗻𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗶𝗱𝗲𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮’. 𝗡𝗼𝗻 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶….. Ieri sera a Palazzo del Trono, abbiamo preso parte ad una 𝗹𝗼𝗱𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮, organizzata e voluta dal 𝗣𝗦𝗜 – 𝗖𝗲𝘁𝗿𝗮𝗿𝗼. Nella ricca platea – presenti tutti gli esponenti delle forze politiche cittadine e dell’associazionismo – ha ripreso vita l’idea di una città nuova, oltre che di propositi, anche di idee proiettate al futuro, al green, allo smart; insomma, una città lanciata nella luce di un futuro radioso e non nella dimensione paludosa e buia che la conosciamo. Quello che ha lasciato di stucco diversi presenti (tra cui anche noi) è stato il 𝗺𝗮𝗹𝗱𝗲𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 del segretario cittadino del PD, Gaetano Bencivinni, che, gettando scompiglio in sala, ha palesato che le uniche forze politiche storiche della città devono considerarsi il PD ed il PSI a cui compete rigenerare la classe dirigente cittadina ridando, solo così, centralità ai partiti.𝗘 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶? Gli iscritti ed i simpatizzanti del centrodestra, i rappresentanti delle associazioni concordi su quella nuova idea di città? Beh, sembrerebbe che per costoro non ci siano ruoli e spazio nel progetto rigenerativo del PD. Anche il mitologico governo di larghe intese, tanto voluto ma mai partorito, pare sia stato solo un espediente per prendere tempo. 𝗘 𝗙𝗼𝗿𝘇𝗮 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮? A valle dell’orazione del segretario del PD, considerata 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗿𝗲𝗴𝘂𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗲 𝘀𝘁𝗮𝗺𝗽𝗲𝗹𝗹𝗮, come si determinerà? Persevererà con la propria masochista azione implosiva? Insomma, dubbi legittimi che verrebbero a chiunque vedendo gente che trova il coraggio di pontificare dopo i palesi fallimenti che sono alla portata di tutti e di cui il PD di Cetraro, in questi quattro anni, ha dato il meglio di sé. Però una cosa lodevole Gaetano Bencivinni l’ha fatta. Nel suo individualistico intervento ha risvegliato le assopite coscienze di molti che hanno reagito alla “𝗯𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮” ridotta, in questo paese, a pratiche scambiste ed inciuci da prima Repubblica. Altro che scuole di partito! 𝗡𝗮𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗲’ 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗲 𝗲𝗱 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗶𝗻𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗶𝘇𝗶 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗮 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮𝘃𝗲𝗿𝗮»