STRUZZI, TRA MARE SPORCO E RIFIUTI, NELL’ULTIMA REGIONE D’EUROPA.

Di Carlo Tansi

Qualcuno mi ha criticato perché ho invitato i componenti del gruppo Facebook “Tesoro Calabria” a pubblicare immagini del mare sporco o di cumuli di rifiuti che deturpano il nostro splendido paesaggio.

L’ho fatto perché credo che i problemi della Calabria non si risolvano mettendo la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Per perseverare a oltranza con questo atteggiamento non siamo riusciti a valorizzare il nostro enorme potenziale turistico e siamo diventati l’ultima regione d’Europa. Sono invece convinto che i problemi debbano essere denunciati affrontati e risolti.

Molti turisti che incappano nel mare sporco vengono una volta sola e poi non tornano mai più in Calabria! E poi ci fanno una pessima pubblicità in ogni parte del mondo, facendoci perdere tanti potenziali turisti.

Se si ha il coraggio di denunciare le cose che non vanno, i sindaci, i politici e amministratori regionali inadempienti, che non assicurano un’adeguata manutenzione dei depuratori o che non si preoccupano del corretto smaltimento dei rifiuti, devono essere inchiodati di fronte alle loro responsabilità!

Non è una novità che molti sindaci preferiscano risparmiare sulla corrente elettrica e la manutenzione dei depuratori per mandare in fumo in pochi minuti decine di migliaia di euro in fuochi d’artificio… magari forniti da ditte amiche da cui prendono le mazzette!

I turisti che vengono in Calabria devono fare i distinguo tra i comuni virtuosi – gestiti da sindaci capaci, dove il mare è pulito e dove non c’è spazzatura in giro – e i comuni sporchi degni della sporcizia degli amministratori che li rappresentano.