Di Antonello Troya

Un passo indietro nell’ottica della coerenza. Soprattutto ideologica. Una strategia politica forse un pò troppo lungimirante, aveva visto il segretario del Pd locale, Ugo Massimilla avvicinarsi alla lista di Vincenzo Cascini. Un matrimonio annunciato, ma non consumato. Troppe le pressioni da una parte e dall’altra. Troppi i propositi di rivedere la compagine sino all’ultimo. E se mai ce ne fosse stato bisogno il gruppo che fa capo a Vincenzo Spinelli non aveva visto di buon occhio questo ingresso. In Massimilla ha vinto la consapevolezza che la coerenza di una ideologia deve superare anche i più forti legami di rispetto reciproco e soprattutto di amicizia.

È accaduto ciò che doveva accadere: il suo modus operandi, il suo pensiero politico ha vinto soprattutto per il ruolo che ricopre, quello di segretario del partito Democratico. E ciò toglie ogni dubbio su qualsiasi altro interesse che Massimilla avrebbe avuto nell’entrare in lista con Cascini. Si è comportato come ogni altro buon segretario di partito: vagliando ogni ipotesi politica, non trovando poi alcuna soddisfazione nell’inquadratura del partito all’interno della coalizione. Troppe le divisione, troppe le differenze. E così il passo indietro con il rammarico che si sarebbe potuto far qualcosa di diverso, perché le liste civiche permettono questo, e altro. Solo che anche stavolta i poteri forti hanno avuto il sopravvento. Resta da vedere se Massimilla avrà il tempo necessario per la formazione di una lista per le amministrative.

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