Ho ritenuto di dover intervenire alla luce di alcuni passaggi apparsi sui social. Decisamente fuori luogo solo perché dettati da una insidiosa e maliziosa scelta di sproloquiare senza avere alcuna competenza. Partiamo dal fatto che il Comune di Belvedere, e questa amministrazione che ho l’onore di guidare, è stato il primo ad avviare una campagna su tutto il territorio a favore dei più deboli e bisognosi. In collaborazione con il mondo del welfare e della Caritas abbiamo attivato gli uffici per consentire anche a chi è in difficoltà economiche di poter usufruire di pasti, di cibo, di altri elementi che completano il vivere di ognuno di noi. Il piano è riuscito perfettamente e colgo l’occasione per ringraziare tutti, dalla Protezione civile ai volontari, che hanno dato una sostanziosa mano per il raggiungimento dell’obiettivo. Nessuno, e dico nessuno è rimasto fuori dagli interventi. Abbiamo registrato una serie di richieste immediatamente soddisfatte. La risposta dei belvederesi è stata grande: ero certo dell’immenso cuore che hanno i miei concittadini e della passione che avrebbero messo nel donare qualcosa. E quel qualcosa ha riempito i magazzini in modo sostanziale. Appunto per la risposta forte e decisa del paese abbiamo ritenuto giusto rimandare la distribuzione dei buoni pasto, al solo scopo di consumare i beni alimentari che altrimenti sarebbero indirizzati verso il deterioramento. E ciò, in questo momento, non è possibile permetterlo. I beni di prima necessità sono facilmente deteriorabili. Ma ciò non toglie che interventi immediati siano sempre possibili. Questi uffici sono a disposizione di chiunque voglia entrare in possesso dei buoni pasto: e non solo. Abbiamo affidato a professionisti locali il compito di studiare nuove opportunità economiche e fiscali, alla luce dei decreti del governo. Il difficile momento non deve permettere ai “suggeritori” di mettere in discussione azioni mirate al soddisfacimento dei bisogni dei belvederesi. Non lo merita il paese, più che mai in questo momento desideroso di azioni concrete, non di politica di bassa e dubbia moralità.
Il sindaco, dr. Vincenzo Cascini