CATANZARO La Corte dei Conti rimette alla Corte Costituzionale la legge sulla responsabilità degli amministratori per il dissesto degli Enti, accogliendo l’eccezione sollevata dagli avvocati Oreste Morcavallo e Vito Caldiero.

La Procura regionale della Corte dei Conti della Calabria aveva citato in giudizio gli amministratori ed ex amministratori del Comune di Belvedere Marittimo per condannarli alle sanzioni pecuniarie e politiche per il dissesto finanziario dichiarato dal Comune. A giudizio si sono costituiti l’ex sindaco e per alcuni amministratori rappresentati dagli avvocati Oreste Morcavallo, Vito Caldiero e Giuseppe Leporace. I legali Morcavallo e Caldiero, tra gli altri motivi, hanno eccepito la illegittimità costituzionale della norma del testo unico degli enti locali che prevede una sanzione unica politica di incandidabilità degli amministratori che hanno dato causa al dissesto dell’Ente per 10 anni. Gli avvocati hanno inoltre rilevato come la norma confligga con i principi costituzionali di parità, di proporzionalità e di ragionevolezza della pena.
Il Giudice monocratico ha accolto i ricorsi della Procura regionale. In sede di opposizione gli avvocati Morcavallo e Caldiero ripropongono l’eccezione alla Corte dei Conti in composizione collegiale, che la accoglie in toto rimettendo gli atti alla Corte Costituzionale e sospendendo il giudizio. «Esprimo grande soddisfazione – ha commentato l’avvocato Oreste Morcavallo – per l’accoglimento della eccezione che per la prima volta viene sollevata in giurisprudenza ponendo l’Avvocatura calabrese e la Corte dei Conti della Calabria all’attenzione nazionale per una problematica legislativa certamente ingiusta ed emendabile».