BELVEDERE MARITTIMO- Una polemica che poco appassiona la cittadinanza. Per di più a soli due giorni dal Santo Natale. Impegno Comune e Futura, gruppi di opposizione alla maggioranza di centrodestra del sindaco Cascini, ritornano sulle motivazioni che hanno dettato l’abbandono dell’aula durante il consiglio comunale del 20 Dicembre, e lo fanno 72 euro.
«Abbandonare l’aula – si legge in una nota congiunta – è stata una scelta obbligata, forte ma inevitabile, una decisione certamente sofferta, che non rimarrà isolata se non vi sarà un autentico cambio di rotta. Non si può accettare di farsi travolgere dall’arroganza di un Governo che predica condivisione e attua prepotenza nei metodi e nei contenuti. L’ultima seduta del Consiglio Comunale di Belvedere Marittimo ha segnato sicuramente uno spartiacque tra maggioranza e opposizione. Tolleranza zero, quindi, per i metodi messi in campo dell’Amministrazione comunale. Metodi che mortificano le opposizioni, allorquando si convoca un consiglio comunale avente ad oggetto argomenti importanti come l’approvazione del DUP e approvazione del Regolamento della Polizia Locale, senza preventiva condivisione e senza concedere i tempi necessari per analizzare attentamente le questioni. Tale atteggiamento mostra chiaramente l’incapacità del Presidente del Consiglio di esercitare il suo ruolo, non riuscendo a garantire equilibrio ed imparzialità. È evidente, inoltre, la paura da parte della maggioranza di un vero e proprio confronto politico, atteso, anche, l’abuso degli interventi da parte dei tecnici in aula per l’esposizione dei provvedimenti da approvare. I cittadini non possono pagare le conseguenze della mala gestione di un’amministrazione che arranca, un’amministrazione anacronistica, che non tiene conto della realtà della Riviera dei Cedri. Il tempo di attesa dei belvederesi è finito. Inutili sono i proclami del Sindaco Cascini che, a tre anni di legislatura, ha annunciato un percorso ambizioso, nebuloso ed incerto. Il primo cittadino vorrebbe far credere che qualcosa a Belvedere Marittimo si muoverà rispetto al passato, dopo l’approvazione di questo documento. Ma non ci si lascia ingannare, non è più possibile sbagliare, d’ora in poi non si faranno sconti. Si terrà un atteggiamento rigido ed intransigente di fronte a comportamenti dannosi per la comunità. L’opposizione non ha il compito di muovere critiche sterili, ma ha il dovere di evidenziare eventuali criticità dei programmi e fornire indirizzi politici che possano portare all’eliminazione delle carenze nonché al miglioramento dell’azione di governo. Infine, preme sottolineare come il Sindaco Cascini sia solito replicare all’opposizione solo a mezzo della stampa, essendo evidentemente incapace a farlo in aula, sottraendosi in questo modo al confronto costruttivo con le opposizioni. Per tale motivo devono essere rispedite al mittente gli appelli per la collaborazione: la collaborazione si pratica non si annuncia a mezzo stampa. Al Sindaco Cascini sfugge che il Comune di Belvedere Marittimo non è un’azienda privata ma un ente Pubblico. Si ricorda, ancora, ai lettori la vicenda del PSC, per far comprendere quanta difficoltà emerge nella conduzione dei processi amministrativi e politici da parte di Cascini, nonché la delicata questione della modifica all’art. 24 del Regolamento Generale per la disciplina delle entraste Comunali; senza dimenticare il problema delle comunicazioni intervenute fra il Sindaco di Belvedere Marittimo e la Regione Calabria in merito all’approvazione del Documento Preliminare del PSC. Belvedere Marittimo vive uno dei periodi più cupi della sua storia politica, mostrandosi città mortificata. Gli amministratori locali dovrebbero intervenire con azioni concrete e soprattutto finalizzate a fornire soluzioni alle esigenze della comunità. Purtroppo ciò non avviene. Manca una visione e manca un governo comunale autorevole e capace di dare risposte». Concludono Ugo Massimilla, Francesco Cauteruccio – Impegno Comune #perBelvedereMarittimo; Filippo Perrone, Eugenio Greco e Giovanni Martucci – FUTURA.