Le attività dei reparti di urologia e ginecologia, saranno spostate, temporaneamente all’Ospedale di Paola.
È questa (Foto) la disposizione del direttore dello Spoke, Vincenzo Cesareo, che ha scatenato una marea di reazione e messo in apprensione un comune, quello di Cetraro, che teme di perdere dei servizi, e i reparti allo Iannelli, ed è pronto a protestare, come ha annunciato proprio il sindaco Angelo Aita, letteralmente infervorato dalla disposizione.
Per chi non lo sapesse, l’ospedale di Cetraro, è centro Covid-19, nonostante i pareri contrari e blandi della Regione Calabria. L’Asp è stata chiara: A Cetraro i casi di positività di coronavirus.
Questa scelta, messa in atto dal direttore Sanitario (Con tanto di Ok dai NAS) ha probabilmente destabilizzato gli equilibri nel comune del Tirreno Cosentino. Molti i pareri contrari della politica cetrarese alla scelta dell’azienda sanitaria, ma anche qualcuno favorevole, segno tangibile, di una situazione che non è per nulla facile da gestire. Tornando al pomo della discordia, Paola, al momento, non può che gongolare e riabbracciare i reparti ( o attività di reparto ) che fino alla fine della pandemia, resteranno al “San Francesco”.
Maliziosamente, senza voler interferire nel lavoro direttore dello Spoke, qualcuno sta alimentando qualche ansia.
Sebbene, infatti la disposizione di Cesareo, sia dettata da scelte logistiche, e da mancanze nel personale medico che non avrebbe garantito il servizio H24 (Cesareo fa il direttore sanitario non il politico) la politica cetrarese, insorge per la perdita dei servizi, anche momentanea, e teme, brutti scherzi in futuro, complice, anche un peso politico maggiore, da parte della politica paolana. Ma Cesareo stempera gli animi “Ascolto e leggo polemiche gratuite, non è il momento, siamo in piena emergenza”
Chi vivrà vedrà.