Di Martino Ciano (Radio Digiesse)
La prima mareggiata non è arrivata come doveva, ed è stato un bene, ma i danni ci sono stati.
Il tallone d’Achille di Tortora resta sempre il segmento nord del Lungomare, dove le onde hanno danneggiato e non poco la barriera che è in fase di realizzazione, anche se stamani la ditta incaricata dei lavori sta salvando il salvabile.
Fatto sta che quanto avvenuto nel fine settimana rallenterà ulteriormente il completamento dell’opera. L’unica nota positiva è che la barriera ha retto laddove era già stata completata, certamente non si può andare avanti a colpi di fortuna.
Da quanto spiegatoci dall’assessore di Tortora, Biagio Praino, l’amministrazione è già pronta a chiedere i danni agli organi sovracomunali. Le piogge di questi giorni hanno anche fatto straripare il fiume Noce in località Fiume Grande e Zappola e anche lì bisogna intervenire perché gli argini sono deboli e il corso d’acqua sta mettendo in pericolo le attività produttive e le aree private.
“Eravamo già intervenuti con alcuni lavori – ha detto Praino – qualcosa ha tenuto, ma si tratta sempre di soluzioni tampone che risolvono ben poco il problema”.
Sempre Praino, ci ha detto che la scorsa settimana lui, il sindaco di Tortora, Antonio Iorio, alcuni tecnici e proprietari di seconde case sono stati ricevuti a Caserta, presso l’Autorità di bacino.
Di qui a un anno, massimo entro quindici mesi, dovrebbero iniziare i lavori per le barriere soffolte. Ma a conti fatti dei 2milioni e 600mila euro a disposizione del Comune di Tortora, tra oneri vari e progettazione, solo un milione e 800 mila euro finiranno per la realizzazione dell’opera.
“Sono comunque spiccioli – ha spiegato Praino – e questo ci è stato detto chiaramente durante la riunione di Caserta. Abbiamo bisogno di molti più soldi per salvare il nostro litorale, anche perché è inutile effettuare adesso ripascimenti morbidi o altri interventi tampone, perché ci farebbero perdere di mira il vero obiettivo: chiudere la partita con l’erosione costiera”.
Come già previsto dal progetto, che è al momento in fase di realizzazione, si interverrà anche sugli argini del fiume Noce, ma ci vogliono più soldi che l’amministrazione sta già richiedendo agli Enti preposti.