Cerchiamo di mettere in ordine le poche e confuse idee che quest’amministrazione cerca di trasmettere. Non sappiamo ancora se volontariamente o perché gli risulta difficile fare diversamente.
Dopo circa 15 giorni senz’acqua – e con un ordinanza che dice che, quando c’è, non è potabile – il cittadino Marcello Pascale, prima ancora che il capogruppo consiliare di “Diamante e Cirella #SiamoVoi”, sollecitava il Sindaco, e quindi l’amministrazione, a dare spiegazioni più precise rispetto a quelle fino a quel momento non date. In merito cioè alla mancanza di acqua, alla sua potabilità e al sequestro dell’area di Venicelle.
In una diretta Facebook, il vicesindaco ha mosso il primo appunto già sottolineando l’esagerazione dell’invio del suddetto documento per conoscenza a S.E. il Prefetto di Cosenza. Ma ha dimenticato, o peggio non sa, che già una prima garbata richiesta era stata inoltrata dal capogruppo di opposizione in data 20.08 c.a. al Sindaco, agli assessori di competenza e agli uffici. Senza che però alcuno si facesse parte diligente della preoccupazione della cittadinanza.
Ci è quindi sembrato doveroso coinvolgere gli organi sovracomunali che, se anche hanno buoni rapporti con l’amministrazione di Diamante (come ha testualmente dichiarato il Sindaco in Consiglio Comunale) – e di questo ne siamo felici -, sono sempre e comunque un presidio indispensabile a tutela della nostra amata democrazia.
Sappiamo bene che qualunque consigliere ha accesso agli atti dell’Ente, ma quella adottata ci è sembrata comunque una forma garbata e legittima di richiedere, a chi amministra, spiegazioni su ciò che sta accadendo. Non ci vediamo nulla di strano.
Il vicesindaco ha inoltre sostenuto che non c’era bisogno di avanzare richieste o adire a vie ufficiali sul problema acqua potabile perché, e citiamo, “se ne poteva discutere in Consiglio”. Vorremmo chiarire – perché il vicesindaco evidentemente non lo sa, altrimenti non lo avrebbe detto – che il Presidente del Consiglio ha espressamente chiesto nella riunione dei capigruppo, vista l’importanza del punto all’odg, di non fare altri interventi inerenti ad altre questioni. Richiamando anche quanto stabilito dal regolamento del Consiglio Comunale che vieta interventi e interpellanze su argomenti esterni all’odg, quando l’odg stesso richiama punti di carattere e interesse finanziario.
Probabilmente questa maggioranza ha problemi di comunicazione reciproca…ma, se volete, possiamo mettervi noi in contatto tra voi!
Ci saremmo aspettati piuttosto, proprio durante la seduta consiliare, qualche chiarimento verso i cittadini da parte del Sindaco o di chiunque ha conoscenza del problema. Invece il nulla.
L’unica cosa che abbiamo saputo oggi, dopo circa 15 giorni, è che la mancanza di acqua è dovuta alla siccità. Beh, è un bel passo in avanti.
In merito alla non potabilità, con “eccesso di zelo” come ha ripetuto il vicesindaco, NON ci ha comunicato se c’è stato un campionamento che ha determinato la non potabilità o se questa è solo una supposizione di qualcuno, di chi e perchè. Se la non potabilità è da attribuire ad inquinamento batterico, biologico, chimico o di altra natura. Ci ha solo fatto capire che il campionamento richiesto dal comune a un privato è risultato negativo (quindi acqua potabile), mentre quello dell’ARPACAL positivo (acqua non potabile). Sperando di aver capito bene, aspettiamo ulteriori sviluppi.
E ancora: il vicesindaco rimprovera il capogruppo di opposizione per la richiesta fatta sulle motivazioni del sequestro del pozzo di Venicelle, dicendo che nessun pozzo è stato sequestrato. Ma che tale provvedimento si riferisce forse a una pompa e a un tubo che dovevano servire non si sa bene a cosa e come. O forse si, rimane il dubbio.
La cosa che colpisce di più è che anche in questo caso il vicesindaco, forse non ricorda di cosa si parla. Perché è lui il firmatario-proponente della delibera di giunta n.117 del 19.08.c.a. che ha per oggetto: “autorizzazione al sindaco a proporre le opportune attività di difesa a seguito di sequestro area Venicelle”, non di pompe o di tubi. Leggere per credere!
Infine, non essendo in grado di trovare soluzione ai problemi, si è ritornati come sempre alla patetica caccia alle streghe e alle accuse verso la vecchia amministrazione. Che, come più volte ormai ricordato, conta più componenti nell’attuale maggioranza che nell’opposizione. Ma il trasformismo, si sa, ormai è moda.
Si è rispolverata per l’occasione una presunta non potabilità dell’acqua datata 2018. C’è però in questo caso una curiosità singolare. Nel 2018 i consiglieri magorniani (Casella, Suriano, Perrone) erano, come ama ripetere il Sindaco Magorno, stati “esautorati”. Ed il gruppo di “Diamante Futura”, di cui faceva parte l’attuale vicesindaco, dalla minoranza era passato ufficialmente alla maggioranza, che sosteneva con voti favorevoli in consiglio, avendo espresso addirittura un assessore.
Quindi perché, mentre era in quella maggioranza, Pino Pascale non ha denunciato, se è vero e concreto, questo stesso fatto che oggi definisce gravissimo? Si è voluto autodenunciare solo oggi?
Lasciamo a tutti voi trarre le conclusioni. Ribadendo che comunque, nei prossimi giorni, acquisiremo tutta la documentazione specifica per poter fare una chiara e serena valutazione dei fatti lontani dal fascino delle riprese TV o social. Perché NOI QUATTRO consiglieri di opposizione lavoriamo in silenzio, ritenendo che saranno i risultati a fare rumore.
P.S. solo a sostegno delle giuste interpretazioni delle parole alle quali la maggioranza Magorno cerca di dare un’accezione negativa, vorremmo trascrivere il risultato ottenuto nella ricerca del termine GESTIONE: amministrazione o conduzione, con poteri decisionali, di un’azienda o di un’impresa PUBBLICA o privata.
Anche voi, cari consiglieri, state gestendo, vi piaccia o no, la cosa pubblica. Anche se , a dirla tutta. l’unica parola che per voi riusciamo ad associare a gestione è: FALLIMENTARE.
Marcello Pascale
Capogruppo Consiliare Diamante e Cirella #SiamoVoi