Di Antonello Troya

Gli addetti ai lavori erano certi: quelli che vivono di favori lo speravano. Fatto sta che il potentissimo ex sindaco scaleoto, Mario Russo, guru della politica liberista, moderata e democristiana, casareccia e clientelare, ritorna in gara per le amministrative (e per un futuro seggio senatoriale) e piazza come candidato a sindaco il suo fedelissimo avvocato Angelo Paravati, che a “piaceri fatti” nemmeno scherza. Uomo di provata esperienza politica Paravati ha segnato la sua decennale presenza sul campo sventolando sempre la bandiera dal verso giusto. Democristiano di razza ha sposato il pensiero liberale di Forza Italia prima con Alessandro Bergamo e poi con Jole Santelli, di cui è stato un ottimo referente locale. Angelo Paravati è stato anche sindaco di Orsomarso: solo che la sua carriera politica ha avuto uno stop con il “ritiro” di Mario Russo (mai avvenuto realmente) dalla scena politica. Mai avrebbe immaginato, Paravati, che un suo successore sarebbe diventato addirittura consigliere regionale. E sta cosa brucia, eccome.. Fatto sta che adesso la lista è fatta: Mario Russo è la mente e Angelo Paravati è il braccio. Insieme sono potenti come i “Benetton”, nella moda e nelle grandi opere. Loro si, che hanno fatto il bello e il cattivo tempo con le grandi opere: si deve a Mario Russo l’aviosuperficie, si deve ad Angelo Paravati un piano esecutivo di gestione della montagna che va da Tortora a Belvedere Marittimo. Furbi e scaltri al punto giusto: la goliardia non manca a nessuno dei due. Solo che a ridere a Scalea non ci è rimasto nessuno.

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