L’evoluzione del Poliambulatorio di Amantea in Casa della Salute resta la soluzione possibile per riconoscere dignità di assistenza sanitaria ai cittadini del basso Tirreno cosentino, bloccando definitivamente i ripetuti tentativi di spoliazione – di uomini, mezzi e servizi – a danno del principale presidio sanitario di un Comprensorio popolato da 30.000 abitanti, che nel periodo estivo raddoppiano.
Per una serie di ragioni riteniamo inaccettabili quei ridimensionamenti del progetto annunciati di recente da taluni. Innanzitutto, perché troviamo surreale non richiedere un potenziamento di personale (prospettive proferite da chi evidentemente non conosce la realtà poliambulatoriale). È nota la mancanza, ad esempio, di specialisti di dermatologia, chirurgia vascolare, ecografia (giusto per citarne alcuni)! Ma anche perché non avrebbe gran senso completare una struttura senza che ciò possa tradursi in un arricchimento dei servizi, in un abbattimento delle liste d’attesa, in un ampliamento qualitativo e quantitativo della strssa.
Sappiamo bene (ne abbiamo dato notizia a suo tempo! ) che sono stati messi in programmazione 2,5 milioni di euro per il completamento del Poliambulatorio. Ma questo, lo ribadiamo, non è sufficiente a far fronte alle istanze proventi dal territorio.
La realizzazione della Casa della Salute, infatti, deve rappresentare lo strumento per avvicinare servizi al cittadino, per rendere nel complesso più efficiente il sistema sanitario, per offrire un’altra impronta culturale alla sanità territoriale alleggerendo, in primis, la pressione che oggi si riversa negli Ospedali.
Parliamo di sostanza e non di facciate! Proprio per questo, non accettiamo operazioni-propaganda che magari sposano interessi non sovrapponibili con quelli delle cittadine e dei cittadini dei nostri territori. Non siamo disponibili a sostenere il progetto di una scatola senza alcunché all’interno.
A tal riguardo, fuori da ogni strumentalizzazione politica, saremo grati del sostegno alla nostra causa che trasversalmente potrà arrivare da parlamentari, consiglieri regionali e rappresentanti istituzionali. Anche perché è la linea del dialogo istituzionale che la Rete “Difendiamo la Salute”, ieri come oggi, vuole perseguire.
Anche per questo, ci apprestiamo a formulare richiesta di incontro al neo Commissario Guido Longo – che chiederemo di vedere insieme ai rappresentanti del Distretto, dell’Azienda e della Regione – proprio per chiedergli di inserire la realizzazione della Casa della Salute di Amantea tra le priorita’ della sua azione a difesa del sacrosanto diritto alla salute degli abitanti del nostro Comprensorio.

Rete Comprensoriale “Difendiamo la Salute”

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