Riceviamo e Pubblichiamo
“In questi anni abbiamo cercato di avere un atteggiamento sempre a tutela della tenuta della maggioranza. Il fatto che il sindaco ci abbia riconosciuto questa generosità non puo’ che farci piacere. Tuttavia, non vi sono le condizioni perché il direttivo del partito riveda la propria posizione.
Con maggiore intensità nell’ultimo anno abbiamo lanciato tutta una serie di segnali allarmanti, fino a chiedere – a partire dallo scorso settembre – una “fase di verifica”. Credo il nostro malessere, che poi e’ il malessere di una citta’ che retrocede su piu’ fronti – sia stato sottovalutato.
L’inerzia relativa alla soluzione dei problemi da noi sollevati ed il fatto che l’amministrazione abbia spostato il proprio baricentro a destra, fanno sì che il Partito Democratico trovi una sua collocazione alternativa rispetto a quella dell’attuale maggioranza, della quale quindi non facciamo più parte.
Da questa nuova prospettiva continueremo ad occuparci dei problemi dei nostri cittadini e a porre quelle tematiche rimaste irrisolte. Abbiamo, infatti, un’idea di città con delle priorità che vorremmo condividere con tutte le forze sane attive sul territorio.
So che alcuni si sono interrogati sul perché non mi sia dimesso anche da Presidente del Consiglio. Ma come lo Statuto e il Regolamento consiliare chiariscono si tratta di un ruolo super partes a tutela del Consiglio e di ogni singolo consigliere, di maggioranza e di opposizione”
Enzo Giacco, consigliere comunale di Amantea (PD)