“La storia politica recente di Amantea ai cittadini è fin troppo nota; siamo reduci da uno scioglimento anticipato dello scorso consiglio comunale e da un dissesto di oltre 40 milioni di euro che, come effetto combinato, hanno trascinato il nostro comune in una situazione decisamente critica.
Negli ultimi anni è strato tracciato un solco che ha portato al mancato sviluppo, mancato benessere, mancata qualità della vita per tutti i cittadini e, ancora più tristemente, una mancanza di una prospettiva per i nostri giovani.
Ebbene la nostra amata Amantea rischia grosso a questo punto, perché è ferma, anzi arretra. Da tutti i punti di vista.
Avevamo una perla scintillante, adesso se ne intravede solo un bianco pallore.
Il momento impone a tutti noi, dunque, un grande senso di responsabilità verso la nostra città; in questo periodo storico è necessario che scenda in campo una classe dirigente, che possa finalmente portare a quel salto di qualità che in passato è sempre mancato.
Bisogna invertire rotta e questo lo si può fare solo se alziamo il livello sulle risorse da spendere per il prossimo futuro amministrativo della nostra città.
Ecco perché l’obiettivo principale da raggiungere è quello di stimolare l’impegno prima culturale e poi politico delle nostre persone migliori e più appassionate. Necessita lavorare con grande determinazione per costruire un laboratorio di idee che non sia il campo di gioco dei soliti “burattinai” del passato, ma che possa fare esprimere le energie mentali e la proattività di tutti i volenterosi che vorranno cimentarsi con spirito di servizio e nobilissimi intenti. Un laboratorio in cui si dovranno identificare i bisogni veri della città a breve, medio e lungo termine e se ne dovranno anche indicare le soluzioni.
Il laboratorio sarà la fase preliminare di una vera e propria Costituente che, con il consenso dei cittadini, dovrà affrontare i problemi di Amantea alla radice e mettere in moto un rinascimento morale e culturale.
Prima dei pensieri e delle azioni, a mio avviso, sarà necessario mettere bene in chiaro i valori di riferimento a cui bisognerà rimanere fortemente agganciati durante tutta la nuova azione politica.
Per guardare al futuro con spirito di rinnovamento e costruire davvero una speranza, che non rimanga come al solito solo sulla una parola scritta sulla carta, dovremo aggrapparci ad un’idea etica della politica, misurandoci sulle competenze e sulla trasparenza delle azioni, sul rispetto dei ruoli e sulla ricerca del bene comune.
Questi i valori principali, a mio avviso, che devono essere le fondamenta della nostra nuova Città, intesa finalmente e, ripeto, “nuovamente” come una vera comunità che si incammina, senza lasciare mai nessuno indietro, verso un furo migliore.
È, dunque, oramai anacronistico chi pensa al solito “rassemblement” da proporre alla città, finalizzato solo alla conquista del potere; oggi bisogna iniziare a pensare innanzitutto a come “mettere a terra” una serie di progetti strategici per Amantea.
Per questa ragione, tutte le forze sane di Amantea, dovranno sedersi attorno ad un tavolo, mettendo da parte personalismi per parlare di programmi, da mettere in cantiere per il bene collettivo dell’intera città.
Lo ricordo innanzi tutto a me stesso; Amantea ha bisogno strategicamente di iniziative chiare e soprattutto realmente attuabili, finalmente da uomini e da donne competenti.
Bisognerà mettere al centro della discussione la programmazione di quanto vorremo fare per il prossimo futuro ad Amantea; non bisogna più fare l’errore di accontentarsi dell’ordinario, oggi bisogna buttare le basi per portare Amantea a riprendersi quel posto di prestigio che merita.
Oggi di questo bisogna parlare, perché per il nostro paese dobbiamo avere l’ambizione di pensare alla grande alzando finalmente l’asticella dell’impegno politico; pertanto l’invito che rivolgo alle forze sane della città è quello di sposare questa linea coraggiosa, per ridare nuova speranza e per garantire un futuro migliore alla nostra amata cittadina”. Vincenzo Lazzaroli.