E se la prossima campagna elettorale per le comunali di Amantea, fosse simile a una partita di Poker, dove sedicenti candidati provano il Bluff, e rilanciano cercando di rinnovarsi quali agnellini docili?

“Si tratta solamente di cercare di mascherare le emozioni del gioco in funzione della propria strategia, ingannando l’avversario. Per questo, il bluff è molto usato nei giochi di carte, soprattutto nel poker“.

Tutto lecito. Per carità. Nella Politica dei social e dei proclami, ci sta che gruppi politici, apparentemente radicati sul territorio, possano proporre soluzioni valide, al fine di far ripartire una comunità ormai senza una giunta stabile, senza personale negli uffici comunali, senza una classe politica in grado di garantire un’amministrazione quotidiana della cosa pubblica.

Ma, nel comune del Tirreno Cosentino la questione non sarebbe soltanto politica, ma bensì legale e morale. Amantea è finita alla ribalta delle cronache perché le ultime due giunte sono state ‘Protagoniste’ di note vicissitudini. Essere sciolti per infiltrazione, non è cosa da poco, mortifica una città, e non sta certo a noi, sostituirci alla magistratura, ne tantomeno rammentare quanto gli Amanteani, voltando pagina, vogliono dimenticare.

È palese, inoltre, chi siano stati soggetti, e gruppi, presenti in quelle maggioranze, così come, a detta di tanti amanteani, si conoscerebbero volti, e responsabilità politiche di alcune scelte, risultate esser sbagliate.

Sarebbe una teoria ormai sempre maggiormente in voga, in città, che starebbe prendendo piede la candidatura a sindaco di una personalità nuova, fresca, pulita, estranea alle logiche amministrative che hanno sancito gli ultimi fallimenti ben noti. Circolano nomi, si parlerebbe di qualche ‘incontro’, e di un possibile progetto, che potrebbe nascere a destra, ma scevro da simboli di partito, potrebbe coinvolgere anche gruppi ‘Storici’ di opposta estrazione politica, capaci di rinnovare, puntando sui giovani, e su qualche “Spirito libero”, che della cosiddetta ‘Poltrona’, in passato ha dimostrato di fregarsene altamente, facendo passi indietro, valsi di seguito cento scatti in avanti. Gli apparati, avrebbero captato questo ‘Vento’, e starebbero già cercando di mettere i bastoni tra le ruote, ad una candidatura che potrebbe dare loro fastidio.

Il quadro che ne concerne, di profonda incertezza, non fa certo bene ad una città che fatica a ritrovarsi. Amantea è abbandonata a se stessa. Il rinnovo del consiglio comunale è appuntamento da non fallire per i cittadini, che saranno messi dinnanzi ad un bivio. Piuttosto che ai soliti steccati politici, gli Amanteani, saranno tenuti a scegliere tra metodi di fare, tra presunti volti nuovi e la solita minestra riscaldata. In fondo, sui social chiunque può promuoversi come ‘Nuovo che avanza’, ma per le vie di una città “Ci conosciamo tutti. Arrassusia”.

….Continua….

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