Riceviamo e pubblichiamo

“Oramai è chiaro a tutti: Amantea sta attraversando uno dei momenti più neri della sua gloriosa storia. Le difficoltà economiche dell’Ente, la crisi della politica e, purtroppo, delle Istituzioni comunali si stanno riversando negativamente anchesul tessuto economico e sociale della Città, minando, inesorabilmente, giorno dopo giorno, ogni possibilità di sviluppo e crescita del nostro territorio.

La triste (e non solo per il cattivo meteo) “Fiera di Ognissanti” volge al termine e, forse, un ulteriore “peso” per l’Amministrazione comunale è scivolato via.

Ho citato la crisi della politica e dell’Istituzioni comunali non a caso.

Nei giorni scorsi ho appreso da fonti comunali autorevolissime un fatto gravissimo che rappresenta forse la fotografia più nitida dell’abulia cui è stato ridotto il Palazzo comunale.

Tra i mille problemi che attanagliano il Comune, ora se ne aggiunto un altro: la gestione del mercato ortofrutticolo comunale di Amantea.

Infatti, da un mese, come avranno potuto notare, in primis, i contadini e i cittadini che abitualmente si recano al mercato per vendere o acquistare i prodotti ortofrutticoli della nostra terra, la struttura è abbandonata a se stessa ed evidenzia gravissimi problemi soprattutto di carattere igienicosanitario. La struttura non ha più un addetto alla sua apertura/chiusura, al presidio durante la sua utilizzazione, alla raccolta differenziata dei rifiuti, alla segnalazione del malfunzionamento di parti della stessa, alla pulizia dei bagni (se bagni si possono definire…) e allo spazzamento delle vie adiacenti.

A seguito di varie segnalazioni e proteste indirizzate a diversi Amministratori comunali, la problematica è stata oggetto di discussione presso il Palazzo comunale.

Nel mezzo di una delle tante riunioni e discussioni ecco uscire la soluzione: “CHIUDIAMO IL MERCATO ORTOFRUTTICOLO PERCHE’ NON E’ UN SERVIZIO ESSENZIALE!” La proposta sembra essere stata avanzata da una figura apicale in servizio presso il nostro Comune e adeguatamente retribuita con i soldi dei cittadini/contribuenti di Amantea.

Nell’apprendere il fatto, ripeto comunicatomi da fonti autorevolissime interne al Comune, ho dovuto contare fino a cento prima di rispondere e commentare questa proposta amministrativamente scellerata.

Non so come finirà questa bruttissima vicenda, ma mi domando: è possibile mostrare tanto “menefreghismo” al cospetto di una Città intera in enorme difficoltà?

E’ possibile solo pensare di chiudere il mercato ortofrutticolo, realtà commerciale e contadina storica di Amantea che, in ogni caso, offre da vivere a numerose famiglie?

E’ possibile che questa proposta non sia stata subito oggetto di attenta valutazione da parte di un solo Amministratore comunale?

E’ possibile che chi è retribuito con i soldi dei cittadini e che ha quale compito quello di far funzionare al meglio la macchina comunale possa proporre queste soluzioni ai problemi?

Ho sempre pensato che il buon funzionamento del Palazzo comunale debba essere finalizzato al benessere della comunità di riferimento e che chi ci lavora dentro (Dirigenti, Dipendenti e Amministratori pubblici) deve lavorare per questo.

Oramai sono assente dalle stanze di quel Palazzo da circa cinque anni ma so che dentro ci sono anche Lavoratori onesti e di valore.

Quando incontro per strada qualcuno di questi, nei loro occhi intravedo senso di rassegnazione e impotenza. Ora capisco cosa mi vogliono “dire” più approfonditamente i loro occhi!                        Gianfranco Suriano  

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