Riceviamo e pubblichiamo
È arrivata in città il 28 settembre la notizia che la Commissione Ministeriale per gli enti locali dissestati aveva bocciato il bilancio del Comune di Amantea. Salendo in Comune quel giorno abbiamo incontrato l’ex assessore al bilancio Rocco Giusta, evidentemente chiamato dall’assessore in carica, che sarebbe il sindaco Mario Pizzino, quello che in campagna elettorale aveva la patente di risanatore dell’ente. Ma non è bastata la patente e non è bastato un anno di lavoro sul bilancio, e non sono bastati i tre rilievi del Ministero che ha provato in tutti i modi a mettere il Comune sulla strada giusta, dando indicazioni chiare e precise. E non è servita nemmeno la tassa di soggiorno dell’assessore Veltri.
E così il sindaco risanatore e assessore al bilancio ha dovuto richiamare l’assessore indagato per fatture false, e tutti insieme si sono recati al Ministero nei giorni scorsi per capire il da farsi.
Era il primo consiglio comunale, il 26 giugno del 2017 quando facevamo una proposta semplice: con 76.000 euro circa di tagli alle indennità degli amministratori, quelli che avevamo nel nostro programma elettorale, occorreva potenziare l’ufficio tributi innanzitutto e poi la ragioneria. Ma fecero tutti orecchi da mercanti. Perché lo sanno pure le pietre (anche quelle famose dei lavori larupiani) che il problema del nostro Comune è l’evasione tributaria, e non tanto quella delle famiglie e di chi non riesce a pagare, ma quella dei grandi contribuenti che hanno debiti consistenti e che magari nemmeno risultano nelle banche dati del Comune. Anzi vi informiamo a questo proposito che alla nostra richiesta di accesso alla banca dati IMU ci hanno risposto che dal 1998 la banca dati non esiste in Comune, ed è invece nella disponibilità della ditta Bertolami che si occupa da un ventennio ad Amantea dell’accertamento Imu, risultando tra i più grandi creditori del dissesto.
L’altro ieri ci hanno notificato per lunedì prossimo la convocazione del Consiglio comunale, sbagliando anche quella che poi hanno dovuto rifare. Pare che all’esito dell’ incontro in Ministero il duo Pizzino/Giusta abbia trovato la soluzione: Equitalia, oggi Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Non una ma due menti hanno pensato che l’ex Equitalia, che comincerà a lavorare non prima di gennaio e sulle liste di carico fornite dall’ Ente, risolverà tutti i problemi, aggredendo con gli stessi strumenti chi è debitore di 100 euro e chi di 1 milione di euro. Non solo! Vogliono poi affidargli la riscossione coattiva ma anche quella spontanea, pare compresi imbustamento e postalizzazione, appesantendo così i costi dell’Ente. Non ci è dato sapere quanto ci costerà questo giochino. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere! La verità è che non vi è peggior sordo di chi non vuol sentire, anche quando il rischio serio e concreto è quello dello scioglimento del Consiglio Comunale che il Ministero potrebbe decretare a breve. Di fronte a questa situazione, di fronte alla totale mancanza di ascolto di tutti i suggerimenti fatti e le proposte avanzate, comunichiamo pubblicamente che il M5s non parteciperà al Consiglio Comunale e invitiamo gli altri gruppi di minoranza a fare altrettanto.
Continuate da soli a prendere in giro voi stessi e i cittadini. Se questa fosse la soluzione perché non ci avete pensato prima, quando invece avete continuato a far pagare alla Municipia un aggio ben superiore a carico dei cittadini?
Quello che abbiamo da dirvi ve lo diciamo attraverso questo pubblico comunicato. Le proposte sono chiare e semplici: l’acquisizione e la bonifica delle banche dati tributarie, con l’incrocio tra i dati anagrafici e quelli catastali, un’azione ingiuntiva diretta e immediata nei confronti dei più grandi evasori, un dialogo con quelli che sono in difficoltà.
Per fare tutto questo occorre investire in software e in personale nell’Ufficio Tributi, tagliando gli sprechi che ancora mantenete in vita, come la spesa telefonica di 135.000 euro all’anno e quant’altro.
Basti pensare che la registrazione dei pagamenti effettuati avviene ancora nel 2018 ad Amantea manualmente, con enorme carico di lavoro e rischi di errore e di possibili tentativi di corruzione.
Il vero problema è che per fare tutto questo occorre raziocinio, capacità e soprattutto mani libere.
Quelle che questa amministrazione ha già dimostrato di non avere.
Gruppo Consiliare M5s
Francesca Menichino
Francesca Sicoli