Appena terminata una seduta di Consiglio Comunale di Acquappesa.
Una seduta importante, in cui era previsto tra i punti all’ordine del giorno l’approvazione del provvedimento di ripiano di cui all’art. 39 quater del D.L. 162/2019, che, per legge, deve essere approvato entro 45 giorni dall’approvazione del rendiconto di gestione 2019.
“I quarantacinque giorni scadono domani, essendo stato approvato il rendiconto 2019 nella seduta del consiglio comunale del 27 luglio scorso” Lo afferma il sindaco del comune di Acquappesa, Francesco Tripicchio, che prosegue
“Ebbene, il consiglio comunale è regolarmente svolto e, quindi, sono stati rispettati i termini di legge previsti dal DL 162/2019.
TUTTAVIA, si deve necessariamente sottolineare un atteggiamento negativo da parte della minoranza consiliare che, subdolamente e con cattiveria ha tentato di non far svolgere la seduta di consiglio di oggi, probabilmente nella speranza di far cadere l’Amministrazione Comunale, a causa della mancata approvazione del provvedimento di ripiano sopra detto.
È stato un gravissimo atto da parte della minoranza, con cui ha tentato di fare del male non solo all’amministrazione, ma a tutta la comunità.
Andiamo ai fatti:
Nel primo pomeriggio di oggi, giorno del consiglio convocato per le ore 18.00, qualche componente della minoranza ha fatto sapere a qualche consigliere di maggioranza, oltre che al segretario comunale, di aver fatto una pec al protocollo dell’Ente.
Andando a controllare il protocollo, si è riscontrata la nota della minoranza, che si allega, con cui avanzava dubbi sulla legittimità della convocazione del Consiglio.
La pec,inviata alle ore 14.18 di oggi (con gli uffici comunali chiusi, essendo la chiusura alle ore 14.00), è palesemente un tentativo di creare problemi, anche seri, a tutta comunità.
Infatti, nonostante in realtà, come è stato verificato, la pec di convocazione del consiglio ai consiglieri in oggetto sia stata spedita in data 2 settembre scorso effettivamente senza allegato, per mero errore materiale, gli stessi consiglieri erano perfettamente a conoscenza della seduta di consiglio e, per di più, anche degli argomenti da trattare.
Infatti, per come dichiarato da due funzionari comunali, i consiglieri comunali di minoranza, in data 3 settembre hanno ritirato presso gli uffici comunali, oltreché copia della convocazione, tutti gli atti relativi al consiglio, chiedendo e ricevendo dai funzionari preposti, tutte le delucidazioni di cui avevano bisogno relativamente agli atti ritirati.
Tentativo, davvero, cattivo e irresponsabile, soprattutto considerando l’importanza della seduta di consiglio.
Peraltro, nel provvedimento di ripiano approvato, si è sottolineata anche l’assoluta necessità di provvedere al recupero dell’evasione fiscale. Il mancato e omesso versamento dei tributi da parte di qualcuno è una delle cause principali dei problemi finanziari degli Enti locali, compreso il nostro Comune. È una battaglia, quella avverso l’evasione, che questa maggioranza sta portando avanti grazie anche e soprattutto all’indefesso lavoro degli uffici competenti. Siamo molto amareggiati.
Questo tentativo, scientemente artato, di creare problemi è andato male ai consiglieri di opposizione. Un’offesa nei confronti dell’intera comunità di Acquappesa. Per fortuna, ha prevalso il senso di responsabilità da parte della maggioranza consiliare, la quale ha l’obiettivo precipuo di pensare a risolvere i problemi concreti dell’Ente e non, certamente, a fronteggiare un atteggiamento, come quello perpetrato dalla minoranza, atto solo a destabilizzare ed intralciare il lavoro che, strenuamente, si sta portando avanti.
Noi abbiamo altro a cui pensare: al bene e al progresso della nostra Comunità.
“Ognuno è responsabile di ciò che accade e ha il potere di decidere che cosa vuole essere. Quello che siete oggi è il risultato delle vostre decisioni e scelte passate. Quello che sarete domani sarà il risultato delle vostre azioni di oggi”.
(Swami Vivekananda)