Si é tenuto, via streaming, ad Acquappesa abbia lo scorso 10 novembre, un consiglio comunale, nel quale è stata approvata la proposta di ricorrere alla procedura di riequilibrio pluriennale.
La minoranza consiliare, rappresentata dal gruppo “Cambiamenti” ha tuonato contro la maggioranza di governo, che, non ha esitato nel replicare
“Questa minoranza, da sempre sta cercando solo e soltanto pretesti per creare problemi e ingigantire quelli che ci sono. Siamo di fronte ad una minoranza che non ha alcun senso di collaborazione e responsabilità e che, peraltro, getta solo fango. Fortunatamente, i cittadini li conoscono bene e, tra questi, anche molti di quelli che alle ultime elezioni amministrative avevano dato loro fiducia, si sono ricreduti, hanno imparato a conoscerli e in più occasioni hanno espresso il loro disappunto su questo modo scorretto e assolutamente irresponsabile di fare opposizione sempre e comunque. Ma andiamo alla situazione finanziaria: i consiglieri Avolio e Ricco si stanno impegnando a sparare numeri a casaccio, con il solo intendo di spaventare la cittadinanza. Ma se proprio si vuol parlare di numeri, innanzitutto bisognerebbe conoscerli e saperli leggere e, poi, soprattutto, riportarli correttamente. Per onestà intellettuale, almeno quella, bisognerebbe infatti riportare tutti i numeri, anche quelli dei debiti risalenti, almeno, agli ultimi 15 anni, molti dei quali sono stati pagati dall’attuale amministrazione e da quella prima, anche con mutui richiesti da amministrazioni ancor più precedenti”. Ed il comunicato prosegue: “Bisognerebbe dire, che molti dei numeri che si riportano, sono relativi al mancato stralcio dei residui, attivi e passivi, che non è stato effettuato nelle passate consiliature. Bisognerebbe essere onesti intellettualmente e qualche ex assessore al bilancio, che adesso siete tra i banchi dell’opposizione, dovrebbe, piuttosto che parlare o leggere numeroni a caso, spiegare il motivo per cui, questi residui attivi e passivi, non li ha stralciati, ma ha preferito mantenerli in bilancio e poggiare su di essi anche qualche impegno di spesa. Dovrebbe, sempre il consigliere Mauro Avolio (l’ex assessore al bilancio), spiegare il motivo per cui non sono state fatte tutte le corrette procedure per la realizzazione di un’opera pubblica. Mancate procedure che, purtroppo, hanno comportato la revoca del finanziamento di quell’opera (chiesa di località Santo Iorio) e l’inserimento della somma come debito fuori bilancio. E parliamo anche di fatture Enel stravecchie, da noi pagate; del mancato versamento dei tributi da parte di alcuni contribuenti. Così come altre voci, che andremo a chiarire nei prossimi giorni, a chi sembra aver perso la memoria. Ad ogni modo, è chiaro a tutti che, i numeri attuali, meritano una riflessione più ampia. Perché un comune ha debiti, ma anche crediti e noi ci stiamo impegnando al massimo per evitare un dissesto, che in tanti, in passato, hanno fatto finta di non vedere. Ed è triste non trovare la collaborazione di una minoranza, che è stata parte integrante di passate amministrazioni, che hanno portato allo stato in cui ci troviamo. E per onestà intellettuale, queste cose, bisogna dirle”.