A PAOLA RIPRENDONO LE ATTIVITÀ VIOLENTE E C’E CHI VUOLE RIMUOVERE I SIMBOLI ANTIMAFIA
di Alessandro Pagliaro
I simboli antimafia devono rimanere a testimonianza di chi ha sacrificato la propria vita. Non si possono cancellare. Mi auguro che l’Amministrazione comunale non voglia procedere alla rimozione della targa commemorativa di Luigi Gravina, così come denunciato dalla famiglia. Come si ricorderà, il meccanico paolano fu vittima di un agguato mortale negli anni ’80 per essersi ribellato alle imposizioni estorsive delle cosche locali. La memoria storica serve da monito, in particolare a Paola, dove la delinquenza spicciola, ha ripreso il controllo di alcune parti vitali del territorio comunale. Piccole bande ormai si affrontano in maniera violenta a viso aperto nelle piazze principali della città, a suon di risse e intimidazioni continue. Si deve evitare il ritorno agli anni bui, quando la criminalità controllava l’attività degli esercizi commerciali con la richiesta del pizzo.Si approfondiscano le indagini sui giri oscuri dello spaccio di cocaina e droghe pesanti. Si debellino le compiacenze e le zone d’ombra. Anche perché, incendi, corto circuiti sospetti, sparatorie, accoltellamenti e minacce varie, non abbiano più a ripetersi.