“Alzati! Ti costituisco testimone di quello che hai visto!”. Questo il tema della Giornata Diocesana dei Giovani che si è tenuta domenica al Palazzetto dello Sport di Belvedere Marittimo. Il servizio di Pastorale Giovanile della Diocesi di San Marco Argentano – Scalea con il neo Direttore don Valerio Orefice ha dato vita ad un evento in presenza dopo oltre un anno e mezzo di proposte online a causa della pandemia in atto.Grande l’entusiasmo che ha accompagnato la giornata. In apertura il vescovo, Mons. Leonardo Bonanno ha presieduto la celebrazione eucaristica accogliendo simbolicamente i giovani dopo mesi distanza con parole calorose e racconti di vita. Alla fine della Messa c’è stato il passaggio simbolico dell’icona mariana che attraversa la Diocesi in una staffetta ideale tra i paesi che ospitano le tappe diocesane della GMG: i ragazzi della parrocchia Maria Santissima del Rosario di Pompei che l’hanno custodita per più di due anni l’hanno passata ai giovani delle parrocchie San Giovanni Battista e Sacro Cuore di San Marco Argentano che ospiteranno l’evento nel 2022. La campionessa Anna Barbaro, calabrese di Reggio Calabria, medaglia d’argento alle paralimpiadi di Tokyo ha letteralmente incantato i giovani presenti con la sua testimonianza. Ha raccontato la storia della sua cecità causata da un virus all’età di 25 anni, gli anni bui della rabbia e poi la “nuova” vita: grazie allo sprone del padre ha iniziato a nuotare e da lì un crescendo di impegno, allenamento e grandi soddisfazioni fino alle Olimpiadi. La sua storia – ha detto ai ragazzi – è indissolubilmente una storia di fiducia. Fiducia nel Dio che si è saputo far ‘sentire’ nei momenti difficili e tristi della vita; fiducia nella sua guida Charlotte Bonin che l’ha accompagnata nell’avventura paralimpica costruendo un rapporto umano e sportivo; fiducia nella Provvidenza – come ha ripetuto più volte. “Sognare oltre il limite” è il motto di Anna che non ha nascosto le difficoltà del percorso, sia umano che sportivo in una Calabria che ancora fatica a dare ai ragazzi portatori di handicap spazi adeguati per potersi allenare senza preoccuparsi dei numeri.
La storia di Anna è diventata testimonianza di vita piena di chi ha saputo rialzarsi ma anche punto di partenza per sposare tante battaglie di civiltà per consentire a chi non è normodotato di poter vivere la sua vita con dignità. Come ogni festa che si rispetti non poteva mancare la musica. Protagonista il talento di Fil Mama, la cantante cosentina diventata nota per la sua partecipazione alla trasmissione Rai “The Voice” e oggi tra le coriste di Zucchero Fornaciari. Ha saputo infiammare i giovani coinvolgendoli con energia e buona musica. La giornata si è svolta nel rispetto della normativa anti covid-19.