Soddisfazione grande per l’Amministrazione comunale di San Lucido, guidata dal sindaco Cosimo De Tomaso, per l’ennesima manifestazione culturale che ha arricchito l’offerta convegnistica per la collettività: una serata dedicata a Fabrizio Ruffo, cardinale condottiero nato nel castello di San Lucido, che ha guidato la rivoluzione sanfedista e che, nel 1799, in soli quattro mesi, ha rovesciato la repubblica partenopea, riportando sul trono i monarchi borbonici. Il tutto attraverso la presentazione del libro “Il cardinale Ruffo” di Giuseppe Caridi.
Ad introdurre i lavori, il sindaco De Tommaso, seguito dall’assessore alla cultura Floriana Chiappetta.
In un clima di viva partecipazione, mediante il coordinamento del giornalista Max Brescia, relazioni e dialoghi con l’autore hanno suscitato molto interesse ed, in particolare, è stata apprezzata la presenza del principe Fulco Ruffo di Calabria che ha sottolineato il legame affettivo tra la sua famiglia ed il popolo calabrese, ma anche il suo amore per San Lucido, considerando il legame della stesa con la casata dei Ruffo.
Dalle relazioni è scaturita innanzitutto la straordinarietà di un’impresa immane condotta senza senz’armi, senza denaro e senza alcun aiuto, ed inoltre un’immagine del cardinale che, nel rispetto della storia e del suo contesto ed esulando da giudizi partigiani, ma anche nel rispetto di una documentazione storica vagliata accuratamente dal professor Caridi, appare in tutta la sua umanità, nei tentativi di contrastare le ruberie ed i soprusi di cui veniva a conoscenza durante il percorso di riconquista e nella promessa di incolumità a chi si fosse arreso, ed infine nella profonda delusione di vedere tradita tale promessa dai Borbone e dai loro alleati.
Fabrizio Ruffo quindi, troppo spesso condannato come sanguinario, riemerge nella storia con una complessità in cui non mancano positività, segnando la storia di San Lucido come culla di un condottiero sicuramente di grande coraggio, di grande abilità e di forte idealità.