SAN LUCIDO- Grande successo per il convegno dibattito organizzato dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Cosimo De Tommaso: “A ciutia: follia o ingegno?” per una aula consiliare strapiena di un pubblico attento ed entusiasta.

L’iniziativa ha visto la partecipazione anche del sindaco di Paola, Giovanni Politano e del sindaco di Amantea Vincenzo Pellegrino, nonché degli ex sindaci di San Lucido: Emanuele Amendola, Piero e Carlo Borsani ed Antonio Staffa, che hanno partecipato anche al dibattito.

L’evento, coordinato dall’assessore Cristian Marchese, ha spaziato in molti campi della cultura e della Medicina.
La tematica è stata affidata innanzitutto alle riflessioni di esperti: la docente linguista dell’Unical Marta Maddalon e lo psichiatra Antonino Minervino, che hanno appassionato gli uditori spaziando l’una dall’etimologia delle parole all’utilizzo del vernacolo come veicolo efficace per rappresentare emozioni e senso dei termini, l’altro mettendo in rilievo l’aspetto patologico a cui le parole “Ciutia” e “follia” si riferiscono non sottacendo gli aspetti profondamente umani che li caratterizzano.

Ad essi si sono aggiunti gli interventi del sindaco De Tommaso che ha motivato la scelta della tematica del convegno, come frutto di una riflessione su un fenomeno che interessa tutti i gangli della società perché scandaglia il campo dei comportamenti umani ed ha sottolineato quanto di genialità sottende al termine “ciutia”, tanto da poter essere capitalizzato come risorsa su cui contare.

A lui si collega il tuffo nella realtà sanlucidana nel tempo offerto dall’intervento di Bruno Bruno che ha ricordato in particolare episodi di “ciutia” collettiva che mostrano l’inventiva e la fantasia, accanto alla stravaganza della comunità sanlucidana che sa fare di una tendenza all’essere “ sopra le righe” una risorsa ironica, ma anche caratterizzante di un modo di essere comunità.

L’intervento dell’assessore alla cultura Floriana Chiappetta ha inoltre analizzato come la follia è stata vissuta in campo letterario soffermandosi sul pensiero di autori che, avendo vissuto l’esperienza della follia, ne hanno fatto una risorsa esprimendosi nell’arte con mirabile creatività. Valore aggiunto e stato sicuramente offerto dalle letture sceniche della Compagnia Cilla, attraverso le voci della prof.ssa Piera Battista e da Nicola Malta con “Niobe” dalla mitologia greca ed “Enrico 4° di Pirandello.