“La nostra Associazione non conosce vacanze”: è così che la Presidente dell’Associazione Artemisia Gentileschi , Rosangela Cassano, introduce la descrizione delle manifestazioni ”estive” realizzate sul territorio nell’ultimo mese. “Accanto al lavoro quotidiano di assistenza alle vittime di violenza (svolto senza sosta, come è giusto che sia), non abbiamo trascurato neppure nei mesi estivi l’attività di sensibilizzazione sul tema della non-violenza, con particolare attenzione al nostro territorio”. Dopo la messa in sede della ormai nota panchina rossa che, in Piazza IV novembre è simbolo muto della lotta alla violenza sulle donne, Artemisia ha aderito ad un’altra iniziativa simbolica: “Posto occupato”, che la Vice Presidente Simona Nigro definisce “un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza le quali – prima che qualcuno decidesse di porre fine alla loro vita – occupavano un posto nella società” aggiungendo che “il simbolo di posto occupato si rivolge alla sensibilità di tutti: gestori di locali, esercizi commerciali, lidi, cinema, strutture pubbliche, chiese, municipi, automezzi. Insomma, tutti quei posti in cui una donna privata della vita non può più essere, ma che sicuramente avrebbe frequentato. Si tratta di un piccolo cartello da apporre in questi luoghi, che permette di dire NO, di dire “io lotto, io ci credo, io ricordo”. Un modo per coinvolgere la gente, per stimolarla ad esporsi contro la violenza, dunque. Questa vocazione “popolare” di Artemisia ha segnato anche l’iniziativa “Un murales contro la violenza”, svoltasi giorno 11 agosto nei pressi del Lungomare di Paola e nel corso della quale è stata presentato un murales realizzato appositamente per Artemisia sui muri di contenimento dei binari ferroviari e raffigurante simbolicamente l’impegno dell’Associazione contro ogni forma di violenza. La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con la scuola “Progetto Danza” di Gianluca Cappadona e con i Compà Dreush di Francesco De Luca “Telemare” (“i ragazzi devono capire da che parte stare”, ha affermato quest’ultimo) e alla presenza della Presidente della Commissione per le Pari Opportunità della Regione Calabria, Cinzia Nava, e della Coordinatrice della Provincia di Cosenza, Emira Ciodaro. “Nella Commissione Regionale abbiamo trovato un interlocutore attento e seriamente interessato ai temi della lotta alla violenza (così come tutte le istituzioni dovrebbero essere) nonchè particolarmente contiguo al modus operandi di Artemisia ” afferma la Presidente Cassano, evidenziando che tutte le iniziative qui descritte sono state patrocinate della Commissione stessa. Non è passata inosservata, ad Artemisia, neppure la Giornata Mondiale per l’abolizione della schiavitù. “La schiavitù è antitetica alla Libertà, e nella nostra società esistono ancora soggetti che vorrebbero le donne “sotto padrone”. Abbiamo il dovere morale di isolare questi “uomini” e di affermare la cultura della Libertà”, afferma la Cassano. “Le donne non hanno padrone. Le femmine forse, ma in quel caso è esteso anche al genere animale che per natura si sottomette al capo branco. C’è sempre una strada per la Libertà. Alcune volte non si vede ma, fidatevi, esiste. Siamo qui apposta”, chiosa la Vice Presidente Nigro.
Giorno 23 agosto u.s., quindi, Artemisia ha celebrato la Libertà restituendo al concetto il suo senso più profondo, quello del mare. La manifestazione “C’è sempre una strada per la Libertà” è stata organizzata dall’Associazione in collaborazione con il Gruppo Subacqueo Paolano e ha visto la partecipazione del Commissario Domenico Lanzaro, del Vicesindaco Tonino Cassano, dell’Ispettore Rosario Mandarini per la Polizia Municipale, del Gruppo Scout Nautici di Paola, del Club Nautico Vela, del Capo Reparto dei Vigili del Fuoco Francesco Romito, della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera e del titolare del Lido “Holiday Beach”, Roberto Pennestrì.
Abbiamo consegnato ai sub, in mare e con la partecipazione delle imbarcazioni a vela del Club Nautico paolano, una targa in terracotta realizzata artigianalmente appositamente per noi, con il logo della nostra Associazione e la frase “C’è sempre una strada per la Libertà”. I sub si sono successivamente immersi a trentadue metri di profondità, e l’hanno deposta sul petto della statua di San Francesco degli abissi ove permarrà per simboleggiare l’impegno senza confini di Artemisia.
Il video della deposizione, postato sulla pagina Facebook dell’Associazione, ha raggiunto in sole 24 ore migliaia di visualizzazioni. “L’obiettivo di Artemisia è quello di arrivare alla gente, e queste manifestazioni acquisiscono senso soltanto se hanno un seguito nelle persone. Quella di giorno 23 è stata una esperienza indimenticabile per tutti noi. Non smetteremo mai di ringraziare Piero Greco, Maria Teresa Rizzo Nervo e tutti i sub per averci permesso di realizzare quella che – all’inizio – ci sembrava soltanto un’idea azzardata”, commenta la Cassano. Una piena comunità d’intenti, con gli amici del GSP che “insegnano a vivere senza barriere lungo la strada per la Libertà”, come recita il testo della pergamena di ringraziamento che abbiamo consegnato loro”.
Una presenza ormai certa e costante sul territorio, quella dell’Associazione Artemisia Gentileschi. “Abbiamo tantissimi progetti in cantiere – afferma la Presidente Cassano – stiamo incontrando istituzioni attente, persone fiduciose, e questo ci incoraggia ancora di più a seguire la strada che stiamo percorrendo. Giorno 9 ottobre incontreremo Monica Cirinnà, nostra amica da sempre, e cercheremo di portare anche a Roma la voce di questa nostra associazione paolana. Artemisia è un impegno quotidiano e uno stile di vita, prima che una Associazione intesa come formazione sociale. Scegliere Artemisia significa scegliere di attivarsi e di vivere da persone libere: abbiamo bisogno di tutti coloro i quali si riconoscono in questi valori. L’indifferenza è complice della violenza.”